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Di Maio, nuovo affondo contro Draghi: “Avvelena il clima”

Ott 26, 2018

MILANO – Ancora tensione sull’asse Roma-Francoforte. All’indomani del monito di Mario Draghi sull’Italia, il vice presidente del Consiglio Luigi di Maiotorna ad attaccare il presidente Bce: “Secondo me siamo in un momento in cui bisogna tifare Italia e mi meraviglio che un italiano si metta in questo modo ad avvelenare il clima ulteriormente”, ha detto durante la registrazione della prima puntata di Nemo, in onda stasera su Rai2, restando in linea con quanto affermato oggi dal leghista Bagnai. “Stiamo facendo una manovra di bilancio che dà alla parte più debole”, ha aggiunto.

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Di Maio ha parlato anche delle banche, dopo che negli ultimi giorni diversi esponenti di governo, da Giorgetti a Salvini fino allo stesso Di Maio, hanno manifestato la volontà ad intervenire a sostegno degli istituti in caso di crisi. “Sostenere le banche non significa prendere soldi dagli italiani”, ha detto.

Quanto all’atteso giudizio sul rating di Standard &Poor’s, atteso per questa sera, Di Maio ha detto di non essere preoccupato: “Non ho paura del giudizio di Standard & Poor’s” – ha detto – “perchè come ha detto qualche altra agenzia di rating noi abbiamo una situazione stabile”. “Lo spread – ha aggiunto – sale perché c’è una paura verso questo governo che è quella che porti l’Italia fuori dall’ euro e dall’Europa. Non è vero, non è nel contratto di governo. Non c’è nessuna volontà di portare l’Italia fuori dall’euro”.

Il governatore della Bce, dal canto suo, è intervenuto da una conferenza della Banca centrale belga e non ha ovviamente risposto direttamente alle accuse del vicepremier italiano. Ha comunque lasciato un passaggio del suo discorso agli atti, che è una rivendicazione di indipendenza dalla politica. “Le Banche centrali sono potenti, indipendenti, non elette e la loro credibilità dipende dall’indipendenza: la Banca centrale non deve essere soggetta alla politica o alle esigenze di bilancio, deve essere libera di sceggliere gli strumenti più appropriati per compiere il proprio mandato. E i legislatori dovrebbero perciò proteggere la loro indipendenza”, ha scritto Draghi in termini generali, ma probabilmente senza dimenticare anche le critiche che ha ricevuto Bankitalia per gli appunti mossi alle scelte della Manovra finanziaria.

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