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Dai centri commerciali ai negozi: così orari e aperture regione per regione

Dic 5, 2020

LO SHOPPING NELL’ITALIA DEI TRE COLORI

Il nuovo Dpcm con le ulteriori restrizioni per fronteggiare l’emergenza Covid-19 durante le feste natalizie prevede per le zone gialle e arancioni (non per le rosse dunque) che dal 4 dicembre, giorno dell’entrata in vigore del provvedimento, e fino al 6 gennaio gli esercizi commerciali al dettaglio possano rimanere aperti fino alle 21

Spostamenti ristoranti parenti, cosa si potrà fare e cosa no durante le Feste

Il nuovo Dpcm con le ulteriori restrizioni per fronteggiare l’emergenza Covid-19 durante le feste natalizie prevede per le zone gialle e arancioni (non per le rosse dunque) che dal 4 dicembre, giorno dell’entrata in vigore del provvedimento, e fino al 6 gennaio gli esercizi commerciali al dettaglio possano rimanere aperti fino alle 21

5 dicembre 2020


2′ di lettura

I giorni delle vacanze di Natale come occasione per rilanciare i consumi e mettere i negozianti, travolti dalla stretta predisposta dal governo in funzione anti contagi Coronavirus, di respirare. Il nuovo Dpcm con le ulteriori restrizioni per fronteggiare l’emergenza Covid-19 durante le feste natalizie ha previsto nuove regole per i negozi. Lo shopping natalizio dede e dovrà dunque destreggiarsi tra soluzioni diverse a seconda della regione nella quale il consumatore si trova.

Cosa prevede il Dpcm per il periodo delle feste natalizie

Il Dpcm prevede per le zone gialle e arancioni (non per le rosse dunque) che dal 4 dicembre, giorno dell’entrata in vigore del provvedimento, e fino al 6 gennaio gli esercizi commerciali al dettaglio possano rimanere aperti fino alle 21. Viene anche previsto che nelle giornate festive e prefestive, quindi nel fine settimana, rimangano chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, di gallerie commerciali, parchi commerciali e altre categorie assimilabili. L’obiettivo di questa misura è scongiurare i grandi assembramenti. In questi contesti possono rimanere aperte farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole.

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Negozi ancora chiusi nelle zone rosse

Quanto invece alle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata gravità (le zone rosse), rimangono sospese le attività commerciali al dettaglio, con l’eccezione di quelle di vendita di generi alimentari e prima necessità. La sospensione continua ad applicarsi sia nei negozi di vicinato sia nelle medie e grandi strutture di vendita (anche all’interno dei centri commerciali).

Cosa cambia nelle prossime ore

Oggi, sabato 5 dicembre, è una “giornata di transizione” – anche per lo shopping – in quanto il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato alcune ordinanze in base alle quali da domani, domenica 6 dicembre, verranno riscritti i colori di alcune regioni. Cambieranno colore anche alcune che allo stato attuale sono in zona rossa. In particolare, Campania, Toscana, Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano diventeranno arancioni. Il che significa non solo che in queste regioni riapriranno i negozi, ma secondo quanto prevede l’ultimo Dpcm potranno tenere alzate le serrande fino alle 21. Quel giorno invece i centri commerciali rimarranno chiusi. Le attività commerciali rimarranno invece sospese in Abruzzo, l’unica regione rimasta in zona rossa.

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C’è poi il “caso Lazio” (area gialla). Il presidente della regione Nicola Zingaretti ha firmato nelle ultime ore un’ordinanza che proroga fino a martedì 8 dicembre il contenuto di due precedenti provvedimenti emessi nel mese di novembre: ovvero lo stop dei centri commerciali, dei maxi store -ossia sopra i 2.500 mq nelle grandi città e sopra i 1.500 mq nelle città fino a 10mila abitanti, in prefestivi e festivi salve quelle che vendono generi alimentari. Viene inoltre prorogata la chiusura, nei soli giorni festivi, dei banchi non alimentari dei mercati all’aperto, in aggiunta alle disposizioni del Governo in merito ai mercati al chiuso.

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