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Da Pokemon a Samsung, top e flop 2016 – ANSA.it

Dic 23, 2016

Pokemon Go, il ritiro dal mercato del Samsung Galaxy Note 7, ma anche l’invasione dell’intelligenza artificiale, il caso delle notizie bufala sul web e le celebrazioni del primo collegamento dell’Italia a Internet. Il 2016 volge al termine ed è tempo di bilanci anche in tecnologia, con successi e flop decretati dai dati di mercato, dalla cronaca e dalle osservazioni degli analisti.

TOP 2016:

Pokemon Go. Il gioco diventato una vera e propria mania a cavallo dell’estate: giovani e meno giovani a caccia dei mostri nei luoghi più impensati del mondo, anche quelli proibiti. Ha segnato record di incassi e download poi, com’è fisiologico, il fenomeno si è un po’ sgonfiato. In pole ora c’è Super Mario.

Bot. Nulla a che vedere con la finanza, sono software basati sull’Intelligenza artificiale, la nuova mania di Facebook, Google, Microsoft e di tutta la Silicon Valley. Si comportano come esseri umani: si possono chiedere informazioni, notizie (il Wall Street Journal ne ha lanciato uno) e acquistare prodotti online. Secondo gli esperti surclasseranno le app.

Snapchat. Da start-up nelle mire di Facebook a vero e proprio rivale del social network di Zuckerberg, a cui ha dato spesso dei punti. Ha fatto da apripista nei messaggi ‘usa e getta’, nello sviluppo di contenuti come un media e ha anche lanciato un paio di occhiali ‘smart’, gli Spectacles. E sfida a distanza Instagram, altra app in ascesa.

Auto a guida autonoma. Il 2016 è stato l’anno delle grandi intese con le aziende automobilistiche, segno che la tecnologia sta per diventare di massa. La recente partnership Fca-Google per 100 minivan a guida autonoma in strada nei prossimi mesi, mira a sfidare i robo-taxi di Uber.

Internet day. Il 30 aprile l’Italia ha festeggiato 30 anni di collegamento alla rete: accadde nel 1986 grazie ad gruppo di pionieri del Centro universitario per il calcolo elettronico del Cnr di Pisa. Attualmente, secondo l’Istat, in Italia una famiglia su 3 ancora non è connessa da casa.

FLOP 2016:

Samsung Galaxy Note 7. Uno dei casi tecnologici più clamorosi della storia. Presentati ad agosto sono stati ritirati dal mercato mondiale un mese dopo per casi di batterie esplose. Sono stati anche vietati in volo. Una batosta per l’azienda (Nomura calcola 9,5 miliardi di dollari di mancate vendite) che ha avviato un programma di sostituzione globale e rilasciato un ‘kill switch’ per spegnerli definitivamente da remoto.

Yahoo!. Vittima del furto di dati di dominio pubblico più grande della storia, sono stati hackerati 1 miliardo di account. Già non navigava in buone acque e Verizon, in trattative per l’acquisto, ha chiesto all’Ad Marissa Mayer uno sconto.

Social ‘bufale’. Facebook e Google nella bufera perchè accusate da utenti e analisti di aver favorito Trump alle elezioni Usa per la propagazione senza controllo di notizie false. Zuckerberg corre ai ripari con un software specifico e l’aiuto degli utenti. Big G pensa ad una modifica dell’algoritmo.

Smartwatch ‘sboom’. Secondo Idc il settore non decolla, le consegne di Apple Watch nel terzo trimestre 2016 sarebbero addirittura calate del 71% in un anno. Dati però contestati da Tim Cook. E si spegne anche Pebble, rivale di Cupertino: è stato acquistato da Fitbit, azienda regina dei braccialetti fitness.

Cyber-ostaggi. Ogni 10 secondi un utente viene attaccato e computer e smartphone vengono resi inutilizzabili finché non si paga un riscatto. E’ il ransomware, la principale minaccia informatica del 2016 secondo il rapporto annuale di Kaspersky Lab.

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