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Curarsi mangiando: ecco come scegliere i cibi giusti

Ott 10, 2016

Una buona alimentazione crea salute: è l’ottavo pilastro del China Study, discusso best seller mondiale, scritto dal biochimico Colin Campbell e da suo figlio Thomas. Il libro pubblicato in Italia 2 anni fa è il risultato di un importante studio epidemiologico durato 27 anni e condotto nelle zone rurali cinesi e in India: alcuni cibi sono dannosi per la nostra salute e il loro consumo contribuisce allo sviluppo di molte malattie. In primis le proteine animali. E fra queste, più di tutte, la caseina.

China Study, tra sostenitori e detrattori

Gli autori e i suoi sostenitori sono in tour nelle città italiane: il prossimo appuntamento è a Modena il 12 novembre per un incontro sull’alimentazione per bambini e ragazzi secondo i principi del China Study Partecipano pediatri, neurologi, naturopati (organizza Be4Eat del gruppo editoriale Macro).

Gli scopi terapeutici del cibo, da Ippocrate a Feuerbach

Tra acclamazioni, contestazioni, critiche e smentite, resta un dato: il cibo ha scopi (anche) terapeutici. Lo sostiene la medicina ayurvedica da cinquemila anni. E lo diceva Ippocrate: “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”. Tempo dopo esprimeva lo stesso concetto anche il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach: “Siamo quello che mangiamo”. Lo conferma oggi lo studioso americano Michael Greger che ha scritto il libro “Sei quel che mangi. Il cibo che salva la vita. Gli alimenti che prevengono e curano le malattie” (Baldini & Castoldi)

That sugar film

Secondo alcune ricerche internazionali, sono nemici dell’organismo anche la farina raffinata, la carne rossa e lo zucchero, di cui il regista australiano Damon Ganeau, nel lungometraggio That sugar film , ha documentato gli effetti dannosi, dimostrandone la presenza anche nei cosiddetti cibi ipocalorici ( yogurt alla frutta, barrette di cereali, bevande light, frutta secca o disidratata, mousli e succhi di frutta).

Qual è, dunque, il cibo che cura e che aiuta a previnire le malattie?

1) La longevità secondo Greger

“Abbiamo un enorme potere, la stragrande maggioranza delle morti premature si potrebbero evitare con una dieta più sana e piccole correzioni nello stile di vita occidentale”, afferma senza mezzi termini Mihael Greger,sostenitore della dieta vegana che dispensa regole alimentari sul seguitissimo sito NutritionFacts.org. Il corpo guarisce da solo, insomma. Noi dobbiamo solo aiutarlo.”Se hai un cancro alla prostata, metti giù quel bicchiere di latte e aggiungi semi di lino alla tua dieta. Se hai problemi di ipertensione, il tè all’ibisco è molto efficace per abbassare la pressione. Bere caffè può alleviare i sintomi dell’infiammazione al fegato. Il consumo costante di soia, in caso di tumore al seno, è associato a un’aspettativa di vita più lunga. E un’alimentazione a base di cibi integrali e vegetali non solo può prevenire l’insorgere di problemi cardiovascolari, ma può anche arrestarne la degenerazione”.

2) Signatura Rerorum

Secondo l’antica dottrina cinese della Signatura Rerorum (Firma delle Cose) – su cui ha scritto un piccolo saggio il filosofo Giorgio Agamben (Bollati Boringhieri edizioni) – tutti gli alimenti (in particolare frutta e verdura) che somigliano agli organi del corpo umano sono curativi. C’è tra uomo e natura un rapporto di corrispondenza, un’ analogia morfologica.

A cosa somigliano i fagioli? Ai reni. I legumi sono deputati infatti alla cura delle funzioni renali. Le noci con la loro struttura richiamano la corteccia cerebrale. E infatti “nutrono” il cervello, soprattutto in periodi di stress. Le carote, la cui sezione trasversale somiglia all’occhio umano, con pupilla, iride e linee radianti, apportano benefici alla vista. Il sedano fortifica le ossa alle quali in effetti assomiglia. Hanno lo stesso contenuto di sodio (23%). I funghi migliorano l’udito. Sono fra i pochi alimenti a contenere vitamina D: tagliati a metà sembrano un orecchio. Anche il pomodoro ha il suo organo corrispondente. E’ il cuore. All’interno mostra 4 cavità che ricordano ventricoli e atri. Contiene licopene e vitamina C: fa bene al muscolo cardiaco.

3) Cereali integrali biologici contro il rischio cardiovascolare

In Italia il consumo di cereali integrali è bassissimo: si stima ne faccia uso solo il 7% della popolazione. Ma tante ricerche scientifiche dimostrano i benefici di frumento, riso, mais, avena, orzo, segale, sorgo e miglio non raffinati e provenienti da agricoltura biologica. Alcuni studiosi dell’Università di Aberdeen (Scozia) hanno preso in esame 200 pazienti di mezza età con problemi cardiovascolari: il nutrizionista Frank Thies, dell’Istituto Rowett, e la sua equipe, hanno dimostrato che mangiare tre porzioni al giorno di avena, grano (in chicchi, fiocchi o farina) o frumento integrale, riduce significativamente la pressione sanguigna e il rischio di patologie correlate. Alle stesse conclusioni è giunto lo studio della Harvard School of Public Health di Boston, negli Usa, che ha sottoposto 115 mila persone a una dieta a base di cereali non raffinati, quindi ricchi dei 70 biocomposti che regolano le funzioni del nostro organismo: nel processo di raffinazione vengono eliminati. Secondo la ricerca americana, contribuirebbero a ridurre la mortalità.

4) Broccoli e altre crocifere

I broccoli e tutte le crucifere (crescione, ravanello, rucola, senape, cavoli) hanno proprietà antitumorali, sono antiossidanti e contengono fibra, magnesio, fosforo. “Nei cavoli in particolare riconosciamo sali minerali, fibre e una notevole quantità di vitamina C: tutti elementi che li rendono tra i più sani in natura, in grado non solo di difenderci da alcuni tipi di tumori, ma anche di rafforzare il sistema immunitario e di proteggerci dalle infiammazioni che sono all’origine di diversi tipi di patologie”, spiega Filippo Ongaro, uno dei massimi esperti di medicina anti-aging.

5) Pesce Azzurro

Gli Omega 3 e 6 (acidi grassi essenziali che il nostro organismo non riesce a sintetizzare) di cui sono ricchi sardine, sgombri, acciughe, pesce spada e tonno, sono indispensabili per il corretto funzionamento dell’organismo e per la prevenzione di malattie cardiovascolari. Per assumerli in quantità sufficiente bisognerebbe consumare pesce azzurro tre volte la settimana.

6) La frutta secca a guscio

Arachidi, mandorle, anacardi, noci, mandorle, pistacchi apportano fibre, acidi grassi essenziali ( omega 3 e omega 6), proteine vegetali e minerali. Indispensabili per chi segue una dieta vegana. Preziosissima la Vitamina E, contenuta specialmente in mandorle e nocciole, che svolge un’ azione antiossidante e protettiva. Presenti anche i fitosteroli che migliorano l’assorbimento intestinale, abbassando i livelli di colesterolo nel sangue.

7) Olio extra vergine d’oliva

Il suo segreto sono i polifenoli, famiglia di composti chimici antiossidanti, capaci di ridurre il colesterolo cattivo. Tra i componenti, abbonda anche l’acido oleico che è il custode delle arterie. I suoi effetti benefici sono stati oggetti di molti studi: la facoltà di farmacia dell’Università di Milano ha dimostrato la sua attività vasodilatatrice e di inibizione della formazione di trombi. Una ricerca dell’Università Federico II di Napoli ha concluso che se usato costantemente, l’olio d’oliva può svolgere un’azione antipertensiva. Riduce i livelli di zuccheri nel sangue e la resistenza all’insulina e ha un effetto benefico sull’ apparato osteoarticolare. Una ricerca condotta dall’Università di Chicago ha scoperto che l’oleocantale, sostanza responsabile del sapore pungente dell’alimento, interferisce con l’azione di proteine neurotossiche coinvolte nel morbo di Alzheimer.

8) Spezie

Secondo l’etnomedicina, la radice di zenzero aiuta la digestione e riduce la nausea. La curcuma è l’antinfiammatorio per eccellenza e protegge e purifica il fegato. I chiodi di garofano in una tazza di acqua calda curano il mal di denti (sono anche antivirali e antinfettivi). La noce moscata è un rimedio efficace per la pressione bassa, i reumatismi e i problemi di digestione. Il cardamomo, oltre ad aromatizzare il caffè, aiuta in caso di tosse e raffreddore.

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