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Cos’è il fenomeno dell’aquaplaning e come evitarlo

Gen 24, 2022

L’aquaplaning è un pericoloso fenomeno che comporta la perdita del controllo del veicolo, in caso di pioggia o asfalto bagnato. Vediamo quindi di che cosa si tratta e come possiamo evitare incidenti e problemi alla guida.

Che cos’è l’aquaplaning

Si tratta nello specifico del galleggiamento che può subire una vettura o un altro veicolo quando slitta sul fondo stradale bagnato. Questo è il motivo per cui, sin dalla scuola guida, una delle principali raccomandazioni è proprio quella di andare piano quando la strada è bagnata o umida, usando il massimo della prudenza. L’aquaplaning è senza dubbio un fenomeno molto pericoloso, visto che l’auto in questi casi perde totalmente l’aderenza e anche la direzionalità.

Quando e come si verifica

Il fenomeno dell’aquaplaning ha luogo quando le gomme dell’auto perdono aderenza sull’asfalto bagnato, proprio a causa della presenza di acqua sul fondo stradale. Si tratta nello specifico di un forte slittamento del mezzo, che può essere molto pericoloso, e che può avvenire sia sull’asfalto semplicemente umido che sul fondo colmo d’acqua. La velocità di percorrenza è senza alcun dubbio un fattore determinante, quindi bisogna fare attenzione: all’aumentare della velocità cresce anche il rischio, diminuendo la possibilità di decelerare in tempo, in caso di pericolo.

I fattori determinanti, oltre alla velocità di percorrenza:

  • le gomme, che permettono o meno il deflusso dell’acqua che incontrano su strada. Se la vettura ha pneumatici efficienti, la capacità di deflusso è più alta e diminuisce il rischio di slittamento;
  • l’efficienza degli ammortizzatori, una delle condizioni di sicurezza tra le più importanti per evitare il galleggiamento del veicolo;
  • le condizioni dell’asfalto, l’aquaplaning infatti è un fenomeno molto diffuso quando piove, ma l’asfalto drenante è molto efficiente nel drenaggio dell’acqua.

Guidando sempre a velocità moderata e in maniera attenta e sicura è possibile evitare lo sbandamento del veicolo.

Come si può prevenire il fenomeno dell’aquaplaning

Le prime due cose da fare per evitare l’aquaplaning sono senza dubbio:

  • avere le gomme auto sempre in buono stato, mai eccessivamente usurate, con un battistrada abbastanza profondo;
  • viaggiare costantemente a velocità sicura, che chiaramente è differente in base al modello di pneumatico e alle condizioni della strada.

Detto ciò, in genere nella guida di tutti i giorni può capitare di trovare strati d’acqua su strada anche molto più profondi di 7 mm. Chiaramente è impossibile riuscire a capire qual è la profondità di una pozzanghera che si trova sul proprio percorso in auto, ma ci sono buche, curve mal profilate e tratti di terreno dissestato che favoriscono la formazione di corsi e attraversamenti d’acqua. La profondità degli ostacoli riduce la velocità teorica dell’aquaplaning, soprattutto in curva.

Cosa fare in caso di aquaplaning

È necessario mantenere la calma sempre e comunque. Quindi, in caso di aquaplaning, evita movimenti bruschi con il volante e tieni il piede sull’acceleratore, senza mai frenare. È fondamentale seguire questi consigli e comportarsi come appena descritto perché, quando l’auto riprende aderenza, movimenti bruschi possono causare disagi e incidenti.

Il momento più delicato e pericoloso, in cui bisogna fare maggiore attenzione, è quello di uscita dall’aquaplaning: è necessario quindi tenere una guida pacata e delicata. Infatti l’aquaplaning in sé non è la maggior causa degli incidenti sul bagnato, lo è invece la reazione violenta del conducente del veicolo. L’auto deve rallentare senza sterzate e frenate brusche: è fondamentale mantenere la calma.

Gli pneumatici più pericolosi sul bagnato

Ci sono delle gomme auto sicuramente più suscettibili all’aquaplaning, la forma dell’impronta dello pneumatico stesso e il disegno del battistrada sono i fattori che aumentano la resistenza delle gomme all’aquaplaning. La forma dell’impronta si compone di:

  • struttura interna delle gomme;
  • forma del disegno;
  • profilo dello stampo di vulcanizzazione, più è arrotondato, migliore è la dispersione dell’acqua che si forma davanti alla gomma stessa.

Ma quali sono le gomme meno suscettibili all’aquaplaning? Senza dubbio quelle con battistrada direzionale. I numerosi incavi formano un disegno che aumenta la capacità di drenare l’acqua tra la zona di contatto dello pneumatico e la strada, funzionando come una sorta di palette, che spingono via l’acqua.

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