Misure di sicurezza eccezionali – dal divieto di indossare caschi e di usare fumogeni e artifici pirotecnici al rafforzamento dei controlli su persone, borse e zaini lungo tutto il tragitto – per il corteo pro migranti in programma questo pomeriggio nella Capitale. La Questura teme infatti l’arrivo di estremisti e l’infiltrazione di frange violente nella manifestazione “Diritti senza confini”, per la quale sono attese circa 15mila persone. Il corteo, che partir alle 14, si snoder da piazza della Repubblica a Piazza del Popolo, attraversando in pratica il centro storico di Roma, particolarmente affollato in questi gironi prenatalizi.
Ordinanza anti-violenti della Questura
Una ordinanza del tavolo tecnico allargato agli organizzatori del corteo riunitosi ieri pomeriggio in Questura ha ribadito il divieto di portare con se oggetti contundenti, mazze di ogni tipo, oltre a materiale o vestiario idoneo al travisamento. Previsti anche controlli presso le stazioni ferroviarie, nei caselli autostradali e sulle principali vie consolari. Le rimozioni di veicoli e cassonetti lungo il percorso sono scattate fin da questa mattina alle 8.
Chi promuove il corteo
Ad aderire al corteo un po’ tutto il variegato mondo dei movimenti antirazzisti: dall’Usb alla Coalizione Internazionale Sans-Papiers, dai movimenti per i diritti all’abitare agli studenti, alle realt della sinistra estrema. Nel promuovere la manifestazione nei giorni scorsi gli organizzatori si erano definiti i dannati della globalizzazione e delle politiche antisociali imposte dall’Unione europea e dalla Banca centrale europea alle popolazioni d’Europa e d’Italia, che privano le persone del reddito, del lavoro e dell’alloggio indipendentemente dalla provenienza geografica. Tra i punti della piattaforma proposta: la libert di circolazione e di residenza; la solidariet, l’antirazzismo e la giustizia sociale; la regolarizzazione dei migranti presenti in Italia; l’abolizione delle “leggi repressive”.
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