• 5 Maggio 2024 8:53

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Corteo a Milano, cori contro la Brigata Ebraica. In centinaia pro Palestina in piazza Duomo

Apr 25, 2024

AGI – Giornata di grossa tensione al corteo di Milano per il 25 aprile partito da Porta Venezia e diretto al Duomo. Centinaia di persone pro Palestina, riunite sotto le bandiere del Partito dei Carc, hanno contestato i presenti in piazza. “Fuori i sionisti dal 25 aprile”, “Assassini”, “Avete le mani sporche di sangue”, alcuni tra i cori scattati all’indirizzo della Brigata ebraica. Agli insulti la risposta della Brigata Ebraica e’ stata quella di mostrare i cartelli coi nomi dei campi di concentramento e con la stella di David: “Studiate la storia, ignoranti” e’ stato replicato. C’è anche uno spezzone ucraino al corteo in cui si sono mescolate molte anime, anche con qualche momento di tensione. “Putin assassino e criminale”, è il coro che arriva da uomini e donne che sventolano i vessilli gialloblu.

 

 

 

“Bisogna avere il buon senso di lavorare sui valori del 25 aprile, guardate quanta gente c’è – ha commentato il sindaco di Milano Giuseppe Sala – . Le polemiche sono all’ordine del giorno nel mondo in cui viviamo ma e’ importante essere qui non perche’ temiamo il ritorno del fascismo ma temiamo certamente una limitazione della nostra democrazia”. Sala ha parlato di “un attacco alla Costituzione, la riforma del premierato non ci va. Quindi il 25 aprile e’ piu’ attuale che mai”. 

A Milano è presente anche la segretaria del Pd Elly Schlein, al suo fianco il segretario metropolitano Alessandro Capelli, la candidata capolista del Nord Ovest Cecilia Strada e il candidato nella stessa circoscrizione Alessandro Zan. “Il 25 aprile – ha detto l’esponente dem – e’ la festa della liberazione e di tutta la Repubblica, e’ la festa in cui si ricorda chi ha dato la vita e con tanto sacrificio ha dato le basi per la democrazia di questo Paese, la difesa dei valori della Costituzione, quindi e’ una giornata in cui va rinnovato l’impegno a difesa della nostra Costituzione e per la sua piena attuazione. Per questo dobbiamo ricordare la Resistenza che ci ha liberato dai nazifascisti”. 

 

“Non e’ cosi’ oggi, e’ una giornata il 25 aprile dove bisogna andare avanti con la difesa dei valori costituzionali. Noi siamo qui per quello”, ha poi aggiunto Schlein rispondendo a chi dice che la sinistra e’ antisemita. “Difendere la sanita’ pubblica il diritto alla salute, per una retribuzione equa e dignitosa per assicurare la dignita’ di tutti i lavoratori…Il nostro modo oggi per onorare la resistenza e’ portare avanti le battaglie per attuare la Costituzione, sulla giustizia sociale, sul lavoro, sui diritti fondamentali delle persone. Noi andiamo avanti”, ha concluso.

 

“Le violenze fatte contro i simboli della Brigata ebraica sono brutali. La liberazione dal nazifascismo e’ stata tardiva per molti ebrei che sono stati deportati e ammazzati dai fascisti”. Il segretario di Azione, Carlo Calenda ha sfilato con la Brigata Ebraica: “Noi siamo qui per un 25 aprile che sia di tutti, una festa repubblicana che tenga assieme storia, memoria e il desiderio di preservarla nel coltivale la liberta'”, ha aggiunto. In merito alle contestazioni “non me ne importa. Il 25 aprile e’ dei democratici. Chi ne fa un evento settario, contro gli altri, non capisce niente del senso profondo della Liberazione”. Il 25 aprile “finisce sempre per essere non una festa di unita’, ma di contrapposizione”, ha osservato.

 

 

“Come consigliere nazionale dell’Associazione Partigiani Cristiani, ho deciso di sfilare insieme alla Brigata Ebraica per dimostrare la mia solidarieta’ rispetto agli attacchi di chi scambia il 25 Aprile per una battaglia ideologica in favore di Hamas – ha spiegato il deputato di Forza Italia Luca Squeri -. Oggi – ha aggiunto Squeri – ricordiamo il sacrificio di chi ha dato tutto, anche la propria vita, per la liberta’. Ci siamo lasciati alle spalle gli orrori del nazifascismo e siamo cittadini liberi: il modo migliore per festeggiare tutto questo e’ essere uniti nella memoria di cio’ che e’ accaduto e fare in modo che questa data ci accomuni, anziche’ dividerci. La Resistenza e’ stata un sacrificio corale di un popolo offeso e martoriato nella propria dignita’ e nei propri affetti”. 

 

 

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