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Contagi, curve in calo nelle prime aree colpite Ma ora preoccupa Milano. «La stretta non è bastata» – Corriere della Sera

Mar 20, 2020

Ancora in crescita: i contagi salgono a 22.264, pi 2.380 da ieri. Ma, al di l dei dati giornalieri, la Lombardia in trincea da trenta giorni contro il Covid-19 cerca di capire l’effetto delle misure attuate per contenere la diffusione del virus. La sua avanzata sta rallentando? E, dopo Lodi, Bergamo e Brescia, l’epidemia esploder anche a Milano? Dall’elaborazione statistica del numero di nuovi casi emerge una trend: l’accelerazione sta diminuendo nelle province pi duramente colpite, mentre Milano in controtendenza. La matematica dei contagi insegna che i dati vanno interpretati su un periodo di pi giorni, anche perch sono legati all’esito dei tamponi che pu variare in base alla capacit dei laboratori di analisi di smaltire i vari campioni. Per capire l’andamento, la data di partenza il fine settimana del 7-8 marzo. Un weekend che difficilmente sar dimenticato: su pressing del governatore lombardo Attilio Fontana e dell’assessore alla Sanit Giulio Gallera, nella notte tra sabato e domenica il premier Giuseppe Conte blinda la Lombardia e altre 14 province. Il provvedimento sar poi esteso in modo ancora pi restrittivo a tutta Italia l’11 marzo. Sono i giorni in cui Bergamo la citt pi colpita con 997 casi: oggi a 5.154 e non sa pi dove ricoverare i malati in ospedali al collasso n dove mettere le salme. Ma le fredde statistiche dicono che l’incremento dei numeri dei nuovi contagi in quel fine settimana procede alla velocit del 25-30%, oggi intorno al 10%.

L’11 marzo la volta di Brescia: i 561 nuovi casi (pi 71% in un giorno) fanno capire che sar la prossima provincia travolta. Cos pochi giorni dopo il sindaco Emilio Del Bono riassumer la situazione: il nostro 11 settembre. Per gli americani quella data rappresenta il crollo delle certezze, il dolore di una comunit intera, una botta psicologica dalle ripercussioni attuali. Chi non ha conosciuto un parente o un amico malato non pu capire. Viviamo un’emergenza di proporzioni enormi, che cambier il nostro modo di essere. Il 18 marzo si contano 465 morti, il 15% dei decessi dell’Italia intera. Eppure anche qui — e pu sembrare paradossale vista la tragedia ancora in corso — i dati iniziano a fare vedere uno spiraglio di speranza: se nella settimana tra l’8 e il 15 marzo il virus ha un incremento medio del 27%, negli ultimi sette giorni al 13%. Ovviamente i numeri assoluti restano drammatici, ma per capire l’evolversi della curva epidemiologica bisogna guardare la crescita in percentuale di nuovi casi. l’unica in grado di misurare la velocit di propagazione del coronavirus. Oggi in frenata.

la lezione del Lodigiano, da dove la maledetta notte tra il 20 e il 21 febbraio arriva la notizia del primo tampone positivo. Il Paziente Uno. Da Codogno, Castiglione d’Adda e Casalpusterlengo i contagi dilagano per tutta la provincia di Lodi. Eppure adesso l’incremento dei nuovi casi del 4%. I paesi individuati come il centro del focolaio e per questo, assieme ad altri sette Comuni del Lodigiano, i primi ad adottare misure pi rigide per l’emergenza, ora hanno contagi prossimi allo zero. Milano, invece, preoccupa. Le Terapie intensive della Lombardia costrette ad allargarsi in corridoi, sale operatorie e stanze di risveglio; le ambulanze che arrivano in un’ora e pi anzich in 8 minuti; i malati che devono essere trasportati in elicottero in altre Regioni perch non c’ pi spazio nonostante sforzi enormi, la conta dei morti che ormai supera i 2.500: ebbene, tutto questo pu ancora non essere il fondo della tragedia, se il virus sfonder nella capitale lombarda. Qui la corsa del Covid-19 vede un incremento del 17%, contro il 22% della settimana precedente. La decelerazione inferiore alle altre province. A Milano-citt, i nuovi casi di ieri sono 172, pi 12% rispetto a gioved, ma nei due giorni precedenti i valori di crescita oscillano intorno al 20%. Gallera commenta: Spero che i dati siano ancora figli del fine settimana del 7-8 marzo in cui i parchi erano pieni di gente. I risultati li potremo vedere meglio tra qualche giorno. Di sicuro c’ che il monito di restare a casa pi che mai d’attualit: l’unico modo per fermare il virus. Altro che Spritz.

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