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Concessionari auto sul piede di guerra: il motivo

Set 18, 2021

Sono giorni di tensione e bufera nel settore dei concessionari d’auto, dopo alcuni rumors che potrebbero vedere presto il comparto colpito da un radicale cambio dei contratti. Manca ancora una presa di posizione comune, ma quel che è certo è che tutti sono sul piede di guerra.

Come riferito da Ansa, infatti, a preoccupare è la possibilità del cambiamento di contratto da concessionari ad agenti, ipotesi paventata da alcune Case che non ha raccolto pareri positivi nel settore. A margine dell’Automotive Dealer Day, in corso a Verona, le figure più illustri del comparto stanno discutendo sul da farsi, ma prendere una decisione sarà complicato.

Stando all’indagine annuale di Quintegia DealerSTAT il 53% dei top dealer italiani boccia la possibilità di un futuro da agenti, non ritenendola adatta alla loro realtà. La rivoluzione dei contratti, che dovrebbe partire dal 2023, ha già visto prendere posizione una big come Stellantis, che ha annunciato la disdetta di tutti i contratti con concessionari e officine autorizzate, con l’obiettivo di fondare una nuova rete distributiva plurimarca.

Per Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, il contratto di agenzia svilirebbe il ruolo di concessionario dei distributori e l’associazione si è detta contraria alla soluzione in attesa di capire cosa sarà contenuto nel regolamento che verrà redatto. A storcere il naso anche Plinio Vanini, presidente di AutoTorino, che ha specificato: “Non sappiamo in che modo, di preciso, cambierà il ruolo del concessionario. Ma se scompaiono i servizi, dopo che ci è stato chiesto di occuparcene, rischia di scomparire l’autoconcessionario per come lo conosciamo”.

Altri, come il presidente del Gruppo Intergea Alberto Di Tanno, vedono positiva l’impostazione da agenzia, ma non duratura: “Può andar bene nell’immediato post-pandemia, ma successivamente non garantirà l’attuale penetrazione dei servizi per i consumatori”. Matthias Moser, direttore generale del Gruppo Eurocar Italia, ha invece una visione diversa: “Il modello di agenzia può essere molto interessante sia per i nostri clienti che per i concessionari. Venendo meno il fattore prezzo aumenterà ulteriormente la qualità della consulenza nei confronti dei clienti, basata sulle caratteristiche tecnologiche dei mezzi. I test sul modello di agenzia che abbiamo fatto in Austria hanno registrato grande apprezzamento”.

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