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Arriva la clausola di salvaguardia per le aziende in crisi

Set 18, 2021

AGI – Da lunedì le imprese potranno presentare domanda per richiedere gli incentivi previsti dai nuovi Contratti di sviluppo. Lo prevede il decreto publicato dal ministero dello Sviluppo economico, la cui principale novità è la clausola per le imprese che si impegneranno, nel caso di un incremento occupazionale delle loro attività, ad assumere prima persone che percepiscono interventi di sostegno al reddito, disoccupati a seguito di procedure di licenziamento collettivo e lavoratori di aziende coinvolte in tavoli di crisi attivi al ministero.    

L’indirizzo di Giorgetti

Viene così data applicazione all’atto di indirizzo del ministro Giancarlo Giorgetti rivolto a tutte le direzioni generali del ministero che emanano provvedimenti relativi alla riconversione e reindustrializzazione di aree territoriali del Paese attraverso la concessione di incentivi e agevolazioni. 

“Le imprese italiane potranno contare da lunedì su due strumenti importanti che il ministero dello Sviluppo economico mette a disposizione per sostenere il rilancio, l’occupazione e la crescita economica del Paese”, ha commentato il viceministro al Mise Gilberto Pichetto, a seguito del via libera agli incentivi.

“Il ministero dello Sviluppo economico – spiega Pichetto – sostiene le imprese italiane finanziando due strumenti importanti: i nuovi contratti di sviluppo, con la clausola voluta dal ministro Giorgetti per quelle imprese che si impegneranno ad assumere in via prioritaria i lavoratori di aziende in crisi e il fondo grandi imprese in difficoltà, per il rilancio delle grandi aziende in temporanea difficoltà, o in amministrazione straordinaria, a causa dell’emergenza Covid. Il governo ha un progetto molto chiaro per il rilancio del paese: penso che tutta l’economia possa trarne vantaggio”.

I due articoli del decreto

Nel dettaglio, il decreto è composto da due articoli e dispone, “a partire dalle ore 12.00 del giorno 20 settembre 2021, la riapertura dei termini per la presentazione delle domande di agevolazione a valere sul Contratto di sviluppo per i quali, con il decreto del 4 agosto 2021 citato in premesse, era stata disposta la chiusura”. E, si legge, prevede che i “beneficiari, nel caso in cui sia previsto un incremento occupazionale, si impegnano a procedere prioritariamente, nell’ambito del rispettivo fabbisogno di addetti, e previa verifica dei requisiti professionali, all’assunzione dei lavoratori che risultino percettori di interventi a sostegno del reddito, ovvero risultino disoccupati a seguito di procedure di licenziamento collettivo, ovvero dei lavoratori delle aziende del territorio di riferimento coinvolte da tavoli di crisi attivi presso il Ministero dello sviluppo economico”. 

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