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Concertone, oggi sfida a Pontida “Dal Sud per abbattere il razzismo”

Apr 22, 2017

DA Napoli e Benevento sono partite 180 persone in autobus. Altre 800 hanno raggiunto sempre sui pullman Pontida da altre parte d’Italia.

Poi c’è chi è piombato nella provincia di Bergamo in treno o in auto. Il centro sociale Insurgencia che ha promosso la giornata di orgoglio meridionalista e antirazzista parla di almeno 2000 persone, anche se la speranza è che possano essere di più a far sentire la voce di una parte del Sud, quella rappresentata da centri sociali e movimenti, nelle terre “sacre” alla Lega, lì dove Umberto Bossi faceva giurare i suoi in nome della Padania.

Non parteciperà il sindaco Luigi de Magistris che però appoggia appieno la manifestazione che nasce dal comizio di Matteo Salvini a Napoli, dalle polemiche scatenate dalla mancata concessione al leader della lega da parte del Comune della Mostra d’Oltremare, poi “requisita” dal ministro dell’Interno Marco Minniti per far svolgere il previsto comizio del parlamentare, e dagli incidenti esplosi durante il corteo di protesta organizzato dai centri sociali, attivisti, collettivi e associazioni.

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Non ci sarà il sindaco ma saranno presenti a Pontida i consiglieri comunali Pietro Rinaldi, Eleonora de Majo e Rosario Andreozzi. Con loro una delegazione di Dema, il movimento politico del sindaco Luigi de Magistris. Manifestazione che si annuncia pacifica, che ha avuto il beneplacito di scrittori e intellettuali e che vedrà esibirsi sul palco allestito su un prato di proprietà di ferrovie italiane “musicisti terroni”.

Si esibiranno Eugenio Bennato, Tonino Carotone, 99 Posse, Ciccio Merolla, Valerio Jovine, Tommaso Primo, Oyoshe, Aldolà Chivala’, Andrea Tartaglia, Pepp Oh, ‘O Rom, Joe Petrosino, Assurd, M’Barka Ben Taleb, Djarah Akan, The Wet Dogs, Caravan Orkestar, Cornoltis, Junior Sprea Signor K, Daniele Sepe, Massimo De Vita, Kento +Mad Simon, Tommi (Porno Riviste).

Un concertone stile Primo maggio per “abbattere il razzismo e la paura del diverso durante una giornata organizzata all’insegna della fratellanza e dell’accoglienza” sostengono gli organizzatori. Anche ieri non sono mancate le polemiche, però, con il leader della Lega che non ha lesinato parole pesanti nei confronti dei centri sociali: «La cronaca ci dice che quando sfilano non sempre tutto va liscio, a Roma, Milano è successo. Se ci sono sindaci o cittadini preoccupati non sono matti loro…», ha detto il leader della Lega intervenendo ad Agorà su Rai3.

Per poi rincarare la dose: «Sono figli di papà che vanno in giro a sfasciare tutto, non ci vado a prendere schiaffoni – aggiunge Salvini, facendo sapere che non andrà a Pontida – spero che vada tutto bene e che lascino tutto pulito e ordinato».

Dal canto loro i “Terroni uniti”, come si firma il collettivo di musicisti e centri sociali atteso oggi a Pontida, nel manifesto dell’iniziativa sottolinea aver scelto “il 22 aprile per dare vita a una grande festa: la festa di chi è orgoglioso e fiero di essere meridionale e di chi, in tutta Italia, da sempre crede nelle

idee dell’accoglienza e della solidarietà verso chi è costretto a lasciare la propria terra. Abbiamo deciso di celebrare questa grande giornata di orgoglio antirazzista nel cuore della Padania bianca e cristiana tanto celebrata dalla propaganda leghista ». Il concerto si terrà in un prato di proprietà di Rete ferroviaria italiana che inizialmente aveva negato il permesso a utilizzarlo, ma poi ha fatto retromarcia su richiesta della prefettura di Bergamo.

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