• 3 Maggio 2024 7:50

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Come funziona il catalizzatore dell’auto

Set 6, 2021

Il convertitore catalitico dell’auto o catalizzatore è il sistema meno recente tra quelli che possiamo trovare nelle auto come dispositivi antinquinamento. È obbligatorio dalle macchine di categoria Euro 1 e ha il compito di eliminare le particelle inquinanti e tossiche che sono presenti nei gas di scarico dei veicoli, trasformandole in sostanze meno tossiche o addirittura atossiche.

Il convertitore catalitico è quello che noi tutti conosciamo con il nome di marmitta catalitica, e viene montato sull’impianto di scarico di un motore a combustione interna, nella parte interna della marmitta, e abbatte quelle che sono le emissioni inquinanti di gas nell’ambiente. Riduce così nel miglior modo possibile quelli che possiamo definire come gli scarti della combustione e, di conseguenza, anche l’inquinamento atmosferico.

Catalizzatore auto: come funziona?

Lo vediamo come un rigonfiamento del collettore di scarico, è formato da differenti parati e in palladio o in rodio, elementi in ceramica e alloggiamenti che servono per regolare la diminuzione delle emissioni inquinanti.

L’abbattimento delle particelle inquinanti avviene grazie ad una spugna di materiale catalitico apposito, e è finalizzato alla conversione degli idrocarburi incombusti (CnHm), degli ossidi di azoto (NO) e del monossido di carbonio (CO) in anidride carbonica (CO2), acqua (H2O) e azoto (N2). I gas ottenuti vengono poi liberati all’esterno passando anche dai silenziatori, che diminuiscono il rumore.

Per poter usare il catalizzatore senza perdere eccessivamente le prestazioni e soprattutto senza determinare danneggiamenti, deve:

  • avere un controllo preciso della combustione, usando unità di controllo che possono regolare (con la sonda Lambda) il rapporto stechiometrico, per non rovinare il convertitore catalitico con il carburante incombusto, e la fasatura d’accensione, per garantire una combustione sempre ottimale e completa;
  • deve usare un incrocio delle valvole leggermente maggiore, visto che il materiale di supporto del catalizzatore, per le sue dimensioni, introduce una perdita di carico che rallenta la fuoriuscita dei gas di scarico;
  • il catalizzatore deve essere vicino al motore, in modo da poter essere riscaldato velocemente durante l’accensione.

Difetti al catalizzatore dell’auto: i segnali di malfunzionamento

Ci sono differenti sintomi che possono ricondurre a un cattivo funzionamento o difetto del catalizzatore. Innanzitutto il peggioramento delle prestazioni del motore e la riduzione della velocità massima del veicolo. È un processo che avviene gradualmente, non in un momento, quindi è difficile da notare. Anche l’aumento dei valori delle emissioni è un sintomo, ma altrettanto complesso da valutare e identificare autonomamente da parte del conducente dell’auto.

Gli unici segnali chiari e facilmente riconoscibili sono i problemi con l’avviamento del veicolo stesso. Quando invece si accende la spia di controllo del motore, è troppo tardi. Altri segnali che possono indicare problemi al catalizzatore potrebbero essere l’emissione di uno strano rumore dalla marmitta, che assomiglia a quello di cocci rotti, fumo nero accompagnato da un calo delle prestazioni del motore.

Succede anche che il film isolante del supporto che sostiene il catalizzatore si danneggi, in questo caso è necessario sostituirlo con uno nuovo, per evitare che il catalizzatore stesso non sia protetto in maniera ottimale. È inoltre molto importante, nell’ambito della corretta manutenzione di questo elemento dell’auto, fare anche il controllo del sensore Lambda che si trova vicino al collettore di scarico e che ha il compito di trasmettere i dati dalla centralina, in riferimento alla miscela aria benzina.

Pulizia del catalizzatore dell’auto

Ci sono degli additivi che consentono una perfetta e completa pulizia del catalizzatore. Si tratta di sostanze che vengono arricchite di ossigeno e che non sono pericolose. Per quanto riguarda invece le vetture diesel, esistono in commercio dei detergenti specializzati per i filtri antiparticolato, che possono essere usati in egual modo anche per il sistema di scarico dell’auto e per il catalizzatore; purtroppo tutti questi prodotti non risultano estremamente efficaci.

Ma per pulire il catalizzatore esiste un’alternativa valida, semplice e che non richiede molto tempo. Partiamo dal presupposto che il catalizzatore in genere raggiunge una temperatura di alcune centinaia di gradi Celsius. Per questo motivo, provate a guidare anche solo per circa 20 chilometri in autostrada con una velocità di rotazione del motore medio-alta e senza interruzioni, se possibile. Fin da subito è possibile vedere gli effetti positivi, scompare ogni accensione irregolare e il motore torna a garantire le sue prestazioni originali.

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