• 25 Novembre 2024 16:18

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Chiusa la seconda inchiesta su Visibilia. Daniela Santanchè accusata per falso in bilancio

Apr 12, 2024

AGI – La Procura di Milano ha chiuso l’inchiesta con l’ipotesi di falso in bilancio per la presunta gestione irregolare di Visibilia Editore a carico della fondatrice ed ex presidente Daniela Santanche’ e altri indagati. Lo scorso 22 marzo alla ministra del Turismo era stato notificato un altro avviso di chiusura delle indagini preliminari per la presunta truffa all’Inps nell’erogazione indebita della cassa integrazione in deroga Covid-19 per 13 dipendenti di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria.

 

Sono in totale 17 persone indagate e 3 società (Visibilia Editore, Visibilia srl in liquidazione e Visibilia Editrice) i destinatari dell’avviso di chiusura indagini firmato dalla procuratrice aggiunta Laura Pedio e i sostituti Marina Gravina e Luigi Luzi. I reati contestati, a vario titolo, sono false comunicazioni sociali e false comunicazioni sociali di società quotate. Con la ministra Santanche’ risultano indagati anche l’attuale compagno Dimitri Kuntz D’Asburgo Lorena e il precedente Canio Mazzaro, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero. Tutti loro hanno avuto ruoli nel consiglio di amministrazione di Visibilia Editore nel periodo compreso tra il 2014 e il 2023.

 

Pm, Santanchè e gli altri nascosero perdite

Daniela Santanchè e gli altri indagati avrebbero nascosto al pubblico le “perdite” della società Visibilia Editore e conseguito un “ingiusto profitto”. Santanchè “in qualità di consigliere, amministratore delegato e presidente”, e gli altri co-indagati “consapevolmente esponevano”, in violazione degli articoli del codice civile, “nei bilanci di esercizio della società” Visibilia Editore dal 2016 al 2022 “le relazioni o nelle altre comunicazioni sociali dirette ai soci o al pubblico fatti materiali rilevanti non rispondenti al vero, in modo concretamente idoneo a indurre altri in errore”. È quanto scrive la Procura di Milano nell’avviso di chiusura delle indagini preliminari in cui si ipotizzano i reati di falso in bilancio per la società quota in borsa sull’Euronext Growth Milan. Cosi’ facendo – secondo le indagini del nucleo di polizia economico-finanziaria della GdF di Milano e dei pm Pedio-Gravina-Luzi – avrebbero conseguito “un ingiusto profitto (prosecuzione dell’attività di impresa nascondendo al pubblico le perdite, evitando sia la necessaria costosa ricapitalizzazione, sia la gestione meramente ‘conservativa’.

 

Pm, sistematica incapacità di produrre reddito 

Nell’avviso di chiusura delle indagini su Visibilia Editore, la Procura di Milano parla di “sistematica incapacità del complesso aziendale di produrre reddito avvalendosi di piani industriali ottimistici – approvati dal cda della società’ – che contenevano previsioni di reddito operativo (differenza tra il valore della produzione e costo della produzione) mai rispettate, con significativi scostamenti negativi tra i risultati previsionali e i risultati consuntivati”. 

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