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Capitano Ultimo, il Tar del Lazio gli restituisce la scorta

Dic 19, 2018

ROMA. Il Tar del Lazio restituisce la scorta al colonnello Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo che arrestò Totò Riina. Il Tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso di De Caprio contro il Ministero dell’Interno per l’annullamento, previa sospensiva, di tutti gli atti relativi alla revoca della misura di protezione, disposta il 3 settembre scorso. Il ricorso verrà trattato nel merito l’11 giugno prossimo.

Proprio ieri la questione della scorta di Ultimo era tornata alla ribalta: a ridosso della casa famiglia fondata dal colonnello e gestita da un’associazione di volontari è stata infatti incendiata una macchina risultata rubata. Secondo alcuni si è trattato di un avvertimento, considerate le numerose minacce ricevute da De Caprio negli anni da parte di Cosa Nostra, e sia i suoi sostenitori che alcuni esponenti politici avevano chiesto la riassegnazione del dispositivo di protezione.

Secondo i giudici amministrativi “al sommario esame proprio della presente fase” di giudizio, “si ravvisano i presupposti per l’accoglimento dell’istanza cautelare, dovendosi assegnare preminenza, allo stato, nel bilanciamento degli opposti interessi, al mantenimento del dispositivo di tutela in favore” del Capitano Ultimo, “nelle more della decisione sul merito del ricorso”.

Il Tar ha quindi sospeso l’efficacia di tutti gli atti riguardanti la revoca della scorta al colonnello De Caprio.

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