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Borse Ue caute sulla minaccia terroristica. Banche osservate speciali a Milano

Apr 4, 2017

MILANO – Ore 9:20. I mercati europei trattano incerti dopo che i fatti di San Pietroburgo hanno riportato alta in agenda la minaccia terroristica e spostato l’attenzione sul complicato quadro geopolitico attuale. Anche in Asia gli scambi sono stati incerti, in scia a una performance poco brillante di Wall Street e con il Giappone appesantito dal terzo giorno consecutivo di rialzi dello yen contro il dollaro. Milano è sulla parità nelle prime battute, in linea con Francoforte, mentre Parigi sale dello 0,1% e Londra dello 0,4%.

A Piazza Affari l’attenzione si punta sul comparto del credito, in particolare alla vicenda delle banche venete. All’indomani della perdita di 1,5 miliardi fatta segnare da Veneto Banca, secondo quanto riporta Bloomberg la Bce – che ha giudicato solvibili i due istituti del Nord Est e quindi ammissibili agli aiuti di Stato – avrebbe indicato una necessità di capitale da 6,4 miliardi per puntellare gli istituti. Questi, che prevedono una fusione entro l’anno, avevano calcolato un fabbisogno di capitale di 4,7 miliardi. Dal Tesoro e dalla Commissione Ue, intanto, è emersa fiducia sul buon esito delle discussioni che stanno procedendo in questi giorni. Tra i singoli titoli, Mediobanca ha abbassato a “neutral” il giudizio su A2A – a valle di conti e piano presentati alla vigilia – mentre Deutsche Bank ha tagliato l’Eni da “buy” a “hold”.

Con i mercati cinesi chiusi per festività, è stato il comparto dell’auto – reduce dalle vendite negative negli Stati Uniti – a segnare gli andamenti meno brillanti. In mattinata, dunque, la Borsa di Tokyo ha chiuso in calo, ai minimi da gennaio, per il rialzo dello yen, dopo l’attentato alla metropolitana di San Pietroburgo. L’indice Nikkei arretra dello 0,91% a 18.810,25 punti. Incerta Sydney (-0,3%) dopo che la Banca centrale australiana ha lasciato i tassi invariati.

Sul fronte dei cambi, l’euro è debole sotto 1,07 dollari e anche il biglietto verde cede sullo yen, dopo l’attentato alla metropolitana di San Pietroburgo che frena la propensione al rischio degli investitori. La moneta europea passa di mano a 1,057 dollari e scende a 117,79 yen, il minimo dell’anno. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi resta stabile poco sotto i 200 punti, con il rendimento del decennale italiano al 2,26%. Dopo la buona performance degli indici Pmi di ieri, gli osservatori guardano alle vendite al dettaglio dell’Eurozona. In Italia, l’Istat pubblica i dati sui saldi del bilancio pubblico del quarto trimestre, insieme a reddito e risparmio delle famiglie.

Tornano a crescere le quotazioni dell’oro dopo le prese di profitto di ieri sull’ipotesi che la Federal reserve possa rallentare il processo di rialzo dei tassi. Ad incidere, in attesa delle minute della Banca centrale americana di domani e del report sul lavoro di venerdì, i dati negativi dell’industria auto: il lingotto con consegna immediata guadagna lo 0,3% a 1.255 dollari l’oncia. Quotazioni del petrolio poco mosse dopo i cali della vigilia che seguono i rally dei giorni scorsi: i contratti sul greggio Wti con scadenza a maggio cedono 5 centesimi a 50,19 dollari al barile; il Brent perde 6 centesimi a 53,06 dollari. Wall Street, ieri sera, ha chiuso in leggero calo: il Dow Jones ha limato lo 0,06% e il Nasdaq lo 0,29%. Negli Usa si aspettano oggi i dati sugli ordini di beni durevoli e sulla bilancia commerciale.

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