MILANO – Ore 9.20. Si complica ancora la disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina. La tensione tra i due Paesi, ancora alla ricerca di un’intesa sui dazi, è salita ulteriormente dopo che il Congresso americano a larga maggioranza ha approvato un disegno di legge a sostegno delle proteste ad Hong Kong, attirandosi così le ire di Pechino. Segnali che sembrano quindi allontanare un accordo che fino a fine ottobre sembrava potesse essere raggiunto a metà di questo mese. A risentirne sono soprarattutto i listini asiatici: Hong Kong cede quasi un punto e mezzo verso la chiusura, Tokyo chiude a -0,48%. Male anche l’Europa: Londra arretra dello 0,5%, a Milano l’indice Ftse Mib segna -0,67%, Francoforte perde lo 0,58% e Parigi cede lo 0,69%.
A Piazza Affari soffre Fca, dopo la causa intentata da General Motors. Riflettori puntati anche su Snam che oggi ha presentato il nuovo piano infdustriale che prevede una crescita dell’utile del 4% annuo e un tasso di crescita dei dividendi del 5% fino al 2022.
Stabile lo spread. Il differenziale Btp/Bund questa mattina si posiziona a 155 punti base contro i 154,8 della chiusura di ieri, con il tasso di interesse sul decennale italiano è pari all’1,19%. Poco mosso l’euro tra le valute: la divisa europea è scambiata a 1,1073 dollari (1,1074 dollari dopo la chiusura di Wall Street ieri sera) e a 120,28 yen.In calo il prezzo del petrolio. Il greggio Wti con consegna a gennaio arretra di 17 centesimi, portandosi a 56,84 dollari. Il Brent, il petrolio di riferimento europeo quotato a Londra, perde invece lo 0,3% (-18 centesimi), scendendo a 62,22 dollari.