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Borse europee positive. I mercati aspettano le decisioni Fed

Mag 2, 2018

MILANO – Ore 10:30. I mercati guardano positivamente alla stagione delle trimestrali, che sta dando indicazioni importanti negli Usa: fino ad ora, delle aziende parte dell’S&P 500 (il principale listino di Wall Street) che hanno annunciato i conti, l’80% ha registrato utili migliori del previsto. Anche Apple ha fatto oltre le aspettative e l’intonazione odierna dei listini resta orientata in positivo dopo la mattinata incolore registrata dalla Borsa di Tokyo che ha limato lo 0,1%. Lo sguardo degli investitori resta puntato sulle decisioni della Federal Reserve, dalla quale non si aspettano novità sui tassi. Preoccupa invece il fatto che il procuratore speciale Robert Mueller stia valutando la possibilità di un mandato di comparizione per Donald Trump nel caso in cui il presidente americano si rifiuti di collaborare con le indagini sul Russiagate.

Milano si rafforza con un progresso dello 0,7% a metà mattina. Prendono la via di rialzi più convinti anche le altre Bore Ue: Francoforte sale dell’1%, Parigi aggiunge lo 0,1% e Londra lo 0,59%.

Lo spread tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco viaggia a 121,4 punti base, in ribasso rispetto ai 122 punti della seduta precedente. Il rendimento del bond decennale italiano sul mercato secondario si attesta all’1,779%, mentre il tasso del Bund di pari scadenza è allo 0,565%. Apertura piatta per l’euro sul dollaro poco sopra quota 1,20: la moneta unica passa di mano a 1,2003 dollari e a 131,83 yen. Dollaro/yen a 109,815.

L’agenda macroeconomica è ricca di dati, a cominciare dalla disoccupazioneitaliana che resta ferma all’11% a marzo e dalla stima preliminare del Pil del primo trimestre. I numeri su lavoro e crescita arriveranno anche per l’aggregato dell’Eurozona. Intanto l’indicatore Pmi manifatturiero, che anticipa l’andamento dell’attività attraverso il sondaggio dei direttori degli acquisti, rallenta per l’area con la moneta unica: il Pmi di aprile si è attestato a 56,2 ad aprile dal 56,6 di marzo. L’indice Markit è diminuito così al valore più basso in 13 mesi, ma sempre sopra la soglia di 50 punti che separa espansione da contrazione. Occhi puntati sul settore auto per la diffusione dei dati sulle immatricolazioni di aprile, a mercati chiusi in Italia, mentre negli Usa si guarda all’andamento del mercato del lavoro privato con le stime Adp.

Accelera lievemente ad aprile l’attività manifatturiera in Cina: l’indice dei responsabili degli acquisti Caixin, lo scorso mese, si è attestato a 51,1, in aumento rispetto a 51,0 di marzo e da 51,6 a febbraio. Le aziende hanno aumentato i loro acquisti per soddisfare un aumento di nuovi ordini, ha detto Caixin in una nota che segnala tuttavia come le vendite e le esportazioni abbiano continuato a diminuire. In Giappone, l’indice Pmi servizi ha accelerato a 52,5 punti ad aprile, consolidandosi sopra la soglia di 50 punti che segna la demarcazione tra crescita e recessione economica.

La Borsa di Tokyo ha chiuso questa mattina in leggero ribasso, con gli investitori alla finestra in attesa della Fed e di importanti dati economici americani. L’indice Nikkei ha ceduto lo 0,16% lasciando sul terreno 35,25 punti e fermandosi a quota 22.472,78. Wall Street è reduce da una chiusura mista e guarda ai risultati di Apple: la società degli iPhone ha battuto le attese e annunciato un piano di buyback da 100 miliardi di dollari. Il Nasdaq ieri ha aggiunto lo 0,91% grazie alle buone indicazioni degli analisti proprio sulla società della Mela, mentre il Dow Jones ha perso lo 0,27% e lo S&P500 è salito dello 0,25%.

Quanto infine alle materie prime, il petrolio a giugno al Nymex ha perso l’1,9% a 67,25 dollari al barile, vicino ai minimi di due settimane, complice un mix di fattori: il rafforzamento del dollaro, una produzione usa a livelli record e l’incertezza sull’eventuale uscita degli Usa dallo storico accordo nucleare iraniano. Lieve rialzo per l’oro a un passo da 1.310 dollari l’oncia.

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