Un 22enne albanese, Klevis Bregu, è stato arrestato per errore due volte in una settimana, prima in Italia e poi in Grecia. Qualche giorno fa era arrivato a Bari dall’Albania per far visita al padre, detenuto nel carcere del capoluogo pugliese per reati di droga, e ha trascorso due giorni in cella con lui perché al porto lo hanno arrestato: gli è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare per traffico di droga emessa dal tribunale di Brescia nell’agosto 2016.
La famiglia, dall’Albania, non riuscendo più a mettersi in contatto con il 22enne, ha allertato l’avvocato che difende il padre. Il quale, tramite le forze di polizia, ha rintracciato il ragazzo in carcere. Nell’interrogatorio di garanzia celebrato a Bari per rogatoria, il difensore ha eccepito che quell’ordinanza aveva ormai perso efficacia perché il giudice di Brescia si era all’epoca dichiarato incompetente e aveva inviato gli atti al tribunale di Brindisi, che tuttavia, non aveva
emesso una nuova misura cautelare.Il 22enne è stato quindi immediatamente scarcerato e ha ripreso il viaggio per tornare a casa. Allo scalo greco di Igoumenitsa, tuttavia, è stato nuovamente arrestato sulla base di un ordine di cattura europeo collegato alla stessa indagine, anche questo ormai inefficace. Ci sono voluti altri due giorni, che il ragazzo ha trascorso in un carcere greco, per ottenerne nuovamente la scarcerazione e consentirgli di tornare in Albania.