Ci sar anche il presidente di Bankitalia, Ignazio Visco, insieme con i vertici di Unicredit, Intesa e Ubi, e quelli dell’Abi, l’associazione bancaria, del Fondo Atlante e delle casse di risparmio dell’Acri al vertice convocato oggi a Roma dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan per fare il punto sulla crisi del sistema bancario.
Sul tavolo anche la cessione delle quattro “good bank”
Obiettivo del vertice riflettere sulle prossime tappe del risanamento, con lo scoglio pi immediato rappresentato dalla cessione delle quattro “good bank” e dai paletti fissati dalla Bce. Un intoppo rischierebbe di congelare ulteriormente il mercato, con sullo sfondo la partita cruciale del Montepaschi. Il tutto alla luce degli scossoni causati da Deutsche Bank, altro tema in agenda, che rischiano di avere in Italia un impatto da non sottovalutare. L’incontro la prima occasione dopo l’estate per una riflessione sul risanamento del sistema bancario, sull’andamento dei mercati, sul credito alle aziende, sull’attesa ripartenza del mercato degli “Npl”, i crediti deteriorati e la funzione svolta dalle garanzie pubbliche con lo schema “Gacs”. Ma trapela anche che un punto importante sul tavolo , appunto, la cessione delle quattro “good bank” nate dalle ceneri di Etruria, Banca Marche e delle casse di Chieti e Ferrara. Incassata l’apertura della Commissione Ue a una proroga oltre la scadenza iniziale di settembre, c’ da fare i conti con i paletti fissati dalla Bce per un’acquisizione delle prime tre banche da parte di Ubi.
La partita del Montepaschi
E la partita sulle good bank rischia di impattare quella, pi delicata, per rimettere il sesto il Montepaschi, con numerosi punti interrogativi che vanno dal ruolo del fondo Atlante, all’incarico affidato a JpMorgan che avrebbe sollevato numerosi mal di pancia: a fronte delle commissioni che incasser, resta un punto interrogativo sulla garanzia del collocamento di un aumento di capitale stimato in ben 5 miliardi e sulla ripartizione degli oneri per smaltire i crediti “cattivi”. Sono molti i tasselli che devono cadere al loro posto, e le vicende del colosso bancario tedesco, oltre alla crescita inferiore alle attese di qualche mese fa, in Italia e non solo, non aiutano.
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