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Avanti con il Pnrr e sanare i conti. Le raccomandazioni dell’Ue all’Italia

Mag 25, 2023

AGI – L’Italia deve tagliare le misure di sostegno energetico, adottare una politica fiscale prudente – mantenendo la spesa primaria netta sotto l’1,3% -, continuare con la politica di risanamento dei conti, adottare rapidamente il Pnrr e aggiornarlo quanto primo con il capitolo RepowerEu anche per ridurre la dipendenza dai fossili.

Sono le raccomandazioni della Commissione europea all’Italia nell’ambito del Pacchetto di primavera del semestre europeo. Bruxelles, tra l’altro, invita Roma anche a ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e rendere più efficiente ed equo il sistema tributario adottando la riforma tributaria e allineando i valori catastali. Nel dettaglio, l’esecutivo europeo invita l’Italia a “ridurre le misure di sostegno energetico in vigore entro la fine del 2023, utilizzando i relativi risparmi per ridurre il deficit pubblico”.

Qualora i nuovi aumenti dei prezzi dell’energia richiedano misure di sostegno, invita a “garantire che siano mirate a proteggere le famiglie e le imprese vulnerabili, fiscalmente sostenibili e preservare gli incentivi per il risparmio energetico”. Bruxelles chiede di “garantire una politica fiscale prudente, in particolare limitando l’aumento nominale della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale nel 2024 a non più dell’1,3%”.

E ancora: “Preservare gli investimenti pubblici finanziati a livello nazionale e garantire l’effettivo assorbimento delle sovvenzioni del Recovery e di altri fondi dell’Ue, in particolare per promuovere le transizioni verde e digitale”. Per il periodo successivo al 2024, l’Ue chiede di “continuare a perseguire una strategia di bilancio a medio termine di risanamento graduale e sostenibile, combinata con investimenti e riforme che favoriscano una maggiore produttività e una crescita sostenibile più elevata, per conseguire una posizione di bilancio prudente a medio termine”.

“Ridurre ancora le imposte sul lavoro”

Sul fronte del fisco, invita a “ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e rendere più efficiente il sistema tributario adottando e attuando debitamente la legge delega sulla riforma tributaria, preservando la progressività del sistema tributario e migliorandone l’equità, in particolare razionalizzando e riducendo le agevolazioni fiscali, compresa l’Iva e le sovvenzioni dannose per l’ambiente, e riducendo la complessità del codice tributario”. Viene ribadito l’invito ad “allineare i valori catastali con gli attuali valori di mercato”.

Nell’ambito del Recovery, l’Ue chiede di “garantire una governance efficace e rafforzare la capacità amministrativa, in particolare a livello subnazionale, per consentire un’attuazione continua, rapida e costante del piano per la ripresa e la resilienza. Completare rapidamente il capitolo RepowerEu al fine di avviarne rapidamente l’attuazione. Procedere alla rapida attuazione dei programmi della politica di coesione, in stretta complementarità e sinergia con il piano per la ripresa e la resilienza”.

Le richieste sul fronte ambientale

Nel capitolo green, l’esecutivo europeo chiede di “ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Snellire le procedure autorizzative per accelerare la produzione di energia rinnovabile aggiuntiva e sviluppare le interconnessioni elettriche per assorbirla. Aumentare la capacità di trasporto interno del gas per diversificare le importazioni di energia e rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento.

Aumentare l’efficienza energetica nei settori residenziale e aziendale, anche attraverso regimi di incentivi più mirati, rivolti in particolare alle famiglie più vulnerabili e agli edifici con le prestazioni peggiori. Promuovere la mobilita’ sostenibile, anche eliminando le sovvenzioni dannose per l’ambiente e accelerando l’installazione delle stazioni di ricarica. Intensificare gli sforzi politici volti a fornire e acquisire le competenze necessarie per la transizione verde”. 

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