Dopo una lunga battaglia, le auto d’epoca possono finalmente tornare a circolare lungo le strade di Roma. Grazie all’ordinanza n. 122, emanata il 30 ottobre 2024 dal Sindaco della Capitale, l’accesso alla città per i veicoli di interesse storico è stato ripristinato. Per quanto riguarda la ZTL ‘fascia verde’, dei nuovi limiti sono stati introdotti lo scorso 1° novembre, che rimarranno in vigore fino al 31 ottobre 2025, senza interessare gli esemplari di rilevanza culturale. Si tratta di un’importante svolta, consentendo loro di tornare ad animare le strade della Città Eterna.
Le normative precedentemente applicate avevano suscitato scalpore tra la popolazione. In particolare, avevano avuto parecchio da ridire i collezionisti delle auto d’epoca, ai quali veniva impedito di usare le loro meraviglie in luoghi aperti al pubblico. Alla fine, gli appelli lanciati alle istituzioni hanno dato i risultati sperati.
I dettagli dell’ordinanza
Quella attualmente attraversata è una fase cruciale nella Capitale. Fra solo poche settimane scatterà il 2025, un evento che, al solito, richiamerà religiosi provenienti da ogni angolo del Pianeta. Ecco perché il Movimento 5 Stelle raccomanda di favorire lo smart working. A tal proposito, se ne è interessata pure la giunta in carica, presieduta da Roberto Gualtieri, che ha definito accordi specifici. Tutto bene, eccetto un dettaglio: la parola finale, sull’accordare o meno lavoro da remoto, è rimessa al singolo imprenditore.
Contro lo smog di Roma si proibisce la circolazione dei mezzi più inquinanti: autoveicoli a benzina fino all’Euro 2, diesel fino all’Euro 3, ciclomotori e motoveicoli benzina e diesel fino all’Euro 1. Le limitazioni sono parte di un piano ampio per migliorare la qualità dell’aria nell’ambiente urbano; tuttavia, le istituzioni hanno sancito un’esenzione significativa riguardo alle auto d’epoca, in quanto patrimonio da preservare.
Recepita la sentenza del TAR del Lazio
L’ordinanza fa riferimento alla sentenza del TAR del Lazio (15408/2023), che aveva dato ragione all’ASI (Automotoclub Storico Italiano) nell’opposizione ai vincoli. La questione era stata portata dall’Automotoclub Storico Italiano (ASI) all’attenzione del TAR del Lazio, che aveva accolto la domanda contro le restrizioni imposte, mediante sentenza n. 15408/2023.
L’Amministrazione Comunale ha stabilito di esentare dal piano anti-smog i veicoli e i ciclomotori con oltre 30 anni e muniti di certificato di rilevanza storica. L’attestato, rilasciato da enti come l’ASI, ne attesta il mantenimento in condizioni originali e l’impiego più per scopi collezionistici o occasionali che di trasporto.
“Siamo estremamente soddisfatti e felici per la sensibilità e il buon senso dimostrati dalle amministrazioni regionali e comunali che hanno recepito il valore e la fondatezza delle nostre istanze in materia di circolazione – ha dichiarato il Presidente dell’ASI, Alberto Scuro -. I veicoli storici certificati, come abbiamo ampiamente dimostrato, rappresentano una parte del tutto esigua rispetto all’intero parco circolante (lo 0,29% del totale dei mezzi circolanti su Roma) ma vi è la necessità di poterli utilizzare in modo da garantirne la corretta conservazione.
Dobbiamo poterli utilizzare tutelando tale patrimonio consapevolmente, con scopi culturale e ludico-ricreativo, per dar vita a quel turismo lento così importante per promuovere i nostri territori. Senza dimenticare il comparto produttivo che vive di questo settore, riconosciuto anche a livello internazionale come eccellenza italiana”.