Pasquale Grasso si dimesso dalla presidenza dell’Associazione nazionale magistrati. Poco prima, in apertura del Comitato direttivo centrale dell’Anm, convocato a seguito della bufera sulle nomine ai vertici delle Procure, Grasso aveva detto: Rivendico con forza la correttezza e la coerenza della linea di azione, politica, giuridica e morale, che, come presidente dell’Anm, componente di questo Comitato direttivo centrale e come magistrato, ho proposto e seguito. Tuttavia, dopo che le correnti delle toghe di Area, Unicost e AeI erano intervenute a chiedere un passo indietro del presidente, Grasso ha risposto: Vi ho ascoltato, ovviamente rassegno le mie dimissioni. Vi comprendo e vi rispetto. Vi rispetto e vi ringrazio. Vi rispetto molto pi di quanto abbiate dimostrato di rispettare me. Potrei osservare che le vostre considerazioni hanno deliberatamente trascurato la prospettiva cronologica degli avvenimenti. Potrei dolermi di convenienti fraintendimenti della mia condotta, ma vi ho ascoltato e compreso. Ovviamente rassegno le mie dimissioni. Lo faccio serenamente, dicendo no a me stesso. Nel ricordo di un grande intellettuale del passato, che ricordava che i moralisti dicono no agli altri, l’uomo morale dice no a se stesso.