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Amatrice, il costruttore della scuola: “Ci chiesero solo una parte antisismica”

Ago 29, 2016

RIETI. “Quello che è accaduto è più di una semplice disgrazia, è un dramma. Mi stanno massacrando, ma io ho la coscienza a posto: nessuno mi ha chiesto l’adeguamento sismico, il sindaco sa quello che è stato fatto”, dice Gianfranco Truffarelli, imprenditore edile di 64 anni, che con la sua Edil Qualità, un milione di fatturato, sede legale a Roma, ha eseguito i lavori nella scuola Capranica di Amatrice, crollata la notte del 24 agosto. L’appalto aggiudicato al consorzio Stabile Valori prevedeva espressamente anche interventi antisismici.

I lavori sono costati 700mila euro di soldi pubblici, ciò nonostante la scuola è venuta giù lo stesso. Com’è possibile?

“Guardi che si sta facendo un sacco di confusione. Per il miglioramento antisismico sono stati spesi circa 160 mila euro “.

Si spieghi meglio.

“Gli appalti erano divisi. Uno riguardava la riqualificazione della struttura: riscaldamento, impianto antincendio, pavimentazione, servizi. L’altro il miglioramento antisismico Attenzione: miglioramento, non adeguamento”.

C’è differenza?

“Sì, abissale. Sono opere completamente diverse. E comunque, quei soldi sono stati spesi bene. Basta guardare le foto: le due ali dell’edificio interessate dai lavori di miglioramento sono le uniche ad essere rimaste in piedi”.

E le pareti al polistirolo?

“Questa è un’altra sciocchezza: il polistirolo serve come isolante per il freddo. Sui lavori fatti da noi, ci sono tutte le carte. Le ho io, e sono conservate anche al Genio civile. Chi vuole, può consultarle. Abbiamo eseguito alla lettera quello che era previsto dall’appalto”.

Come ha saputo che la scuola era stata distrutta?

“Mi ha avvisato un amico con un sms. Ho avuto un tuffo al cuore, ho chiamato subito due operai di quel paese che avevano lavorato con me nel cantiere della scuola. Dentro di me però sono stato sempre tranquillo. Faccio questo mestiere da 40 anni e non ho mai avuto alcun problema”.

La Procura di Rieti ha aperto un’inchiesta. Lei potrebbe essere uno dei primi a finire nel mirino.

“Lo so, infatti sto pensando seriamente di presentarmi spontaneamente dai magistrati. Sentirò il consorzio, poi prenderò una decisione. Ma non ho niente di cui preoccuparmi: i documenti parlano chiaro, abbiamo fatto quel che ci era stato chiesto. Anche gli altri lavori erano importanti: mica si può lasciare una scuola senza compartimentazione antincendio o con il riscaldamento che non funziona”.

Il sindaco di Amatrice e il ministro Giannini, hanno annunciato l’intenzione di costituirsi parte civile.

“Cosa vuole che le dica, fanno bene. Non faccio il politico, sono un imprenditore. Il sindaco sa quali lavori sono stati fatti. E poi ci sono le carte”.

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