• 14 Maggio 2024 18:06

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

All’Ikea gli attori inscenano la violenza domestica: ”Vi facciamo vedere cosa subiscono le donne”

Nov 9, 2017

“Casa dolce casa”, dopo una giornata di lavoro. “Casa dolce casa”, dopo il rientro da un lungo viaggio. Ma non sempre è così: per chi subisce abusi, la casa è una prigione soffocante. Violenza fisica, piscologica, economica. Diverse facce di uno stesso fenomeno che numerose donne subiscono tra le pareti domestiche. Così, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, l’azienda che mette al centro “la vita in casa” (Ikea) e l’associazione che ogni giorno ascolta numerose storie di donne che subiscono aggressioni (Telefono Donna) hanno oggi annunciato la loro campagna di sensibilizzazione sul tema, anticipata da uno spot, volutamente angosciante, “La casa non è fatta per difendersi”.

Dal 13 fino al 25 novembre, infatti, i 21 store Ikea di tutta Italia saranno il palcoscenico dove attori professionisti del Teatro Filodrammatici di Milano e dello Stabile d’Abruzzo rappresenteranno scene di violenza tratte da storie reali. “Vogliamo rompere il muro del silenzio – assicura Sara Del Fabbro, Deputy ad Ikea Italia – e aiutare le donne a vivere la propria vita e a sentirsi sicure in casa”.

Condividi

Ma come reagiranno i clienti? “La nostra è una campagna coraggiosa, perché le pièce teatrali saranno inserite d’improvviso nelle room settings in giornate di shopping prenatalizio dove tantissime famiglie visiteranno i nostri punti vendita”, racconta la Del Fabbro. “L’intento non è creare disagio, ma raccontare loro storie e aprire un dibattito su un tema inaccettabile con il fine di riportare il concetto di casa bella e accogliente che ci appartiene”. “Vedere dal vivo alcune situazioni – conclude l’ad di Ikea – crea un impatto molto più forte che leggerle o ascoltarle”. E su quest’ultimo concetto anche i rappresentanti di Telefono Donna, Maurizio Maresca (responsabile campagne sociali) e Stefania Bertoccetti (fondatrice dell’associazione) sono d’accordo: “Sebbene abbiamo ascoltato per anni storie di violenze sulle donne, vederle qui rappresentate è stato come un pugno nello stomaco. Si ha la vera dimensione e sensazione di quello che è un maltrattamento reale”.

#PerUnaGiustaCasa il filo conduttore della campagna che vuole promuovere l’urgenza di attivare progetti che offrano a donne e bambini idonee garanzie e tutele. In Italia, infatti, il fenomeno è molto diffuso e vede coinvolta una donna su tre nel corso della propria vita e che attraversa tutte le fasce sociali e d’età da Nord a Sud del nostro Paese. “Spesso quello che manca – dichiara Stefania Bertoccetti – è la percezione che quello che le donne subiscono può essere punito con l’aiuto della giustizia”. “Su cento casi denunciati presso la nostra Associazione, novantotto conoscono un lieto fine”, sottolinea la fondatrice di Telefono Donna. “Vogliamo far sapere a quante più persone possibili che si può uscire dall’incubo e ricominciare una nuova vita”, conclude. In questi giorni di campagna l’Associazione distribuirà materiale informativo per sensibilizzare sul tema e sarà presente con i suoi volontari per dare informazioni a chi visiterà i punti vendita. “Stiamo persino pensando di mettere dei bigliettini con il nostro numero nei bagni. L’unico posto dove le donne saranno davvero sole”, dice Maurizio Maresca.

Parlando

di numeri, secondo i dati Istat del 2016, 8 volte su 10 le donne non denunciano i maltrattamenti subiti. In media una donna denuncia il proprio maltrattamento dopo aver subito violenza per 7 volte. Il 95% dei maltrattamenti rimane impunito. Secondo l’articolo 572 del Codice Penale, chiunque maltratti una persona della famiglia, o comunque convinvente, viene punito con la reclusione da due a sei anni. Le pene si inaspriscono con l’aggravarsi del maltrattamento.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close