• 19 Maggio 2024 9:01

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Abbaglianti e anabbaglianti non funzionanti: cosa fare

Mag 6, 2024

Le norme parlano chiaro: in caso di una o più luci abbaglianti anabbaglianti non funzionanti, l’automobilista va incontro a una multa da 87 a 344 euro, come stabilito dall’articolo 79 del Codice della strada. La visibilità durante la guida è infatti fondamentale sia per la sicurezza del guidatore e sia per quella di pedoni e altri veicoli sulla strada. Vista da un’altra prospettiva, quando queste luci non funzionano, è indispensabile agire rapidamente per evitare rischi per la sicurezza.

Luci abbaglianti e anabbaglianti non funzionanti, i controlli

Prima di procedere con riparazioni complesse in caso di luci abbaglianti e anabbaglianti non funzionanti, è utile eseguire alcune verifiche preliminari. Spesso il problema è semplicemente un fusibile o di un relè bruciato. In questo caso è sufficiente consultare il manuale del veicolo per trovare la posizione del fusibile delle luci e verificarne lo stato. I fusibili sono generalmente poco costosi e disponibili in qualsiasi rivenditore di auto.

Se il controllo non risolve il problema ovvero non ne individua la causa, assicurarsi che gli interruttori delle luci funzionino correttamente e che non ci siano fili scollegati o danneggiati visibili. Non ci sono solo problemi di questo tipo alla basa di luci abbaglianti e anabbaglianti non funzionanti. Alla radice potrebbe esserci il commutatore delle luci che comporta una riparazione più complessa. Detto in altri termini, potrebbe richiedere l’intervento di un professionista. Stessa cosa nel caso in cui il cablaggio sia deteriorato o danneggiato che può causare interruzioni nel funzionamento delle luci e richiede anche in questo caso un’ispezione dettagliata da parte di un tecnico qualificato.

Fra interventi fai-da-te e riparazioni di un esperto

Nel caso di luci abbaglianti e anabbaglianti non funzionanti, la diagnosi iniziale può dunque spesso ricondurre a un semplice fusibile bruciato. Controllare il manuale di uso e manutenzione del veicolo può guidare nel localizzare e sostituire il fusibile con uno di uguale potenza e amperaggio. Di conseguenza è prudente avere sempre un fusibile di scorta nel veicolo per affrontare queste emergenze.

Un altro componente che può causare problemi è il relè delle luci, il cui guasto può interrompere il flusso di corrente ai fari. Come per i fusibili, anche i relè sono generalmente facili da sostituire seguendo le istruzioni del manuale del veicolo. Un problema più complesso può emergere quando un componente dell’impianto elettrico va a massa. In questo caso è necessario l’intervento di un tecnico specializzato. La mancata accensione delle luci può non essere sempre imputabile a lampadine bruciate.

A volte il problema può derivare da connessioni scollegate, fusibili guasti, contatti ossidati o cavi danneggiati. Sebbene alcune di queste condizioni possano essere risolte autonomamente, riattaccando connessioni sciolte, sostituendo fusibili guasti o pulendo contatti ossidati, altri guasti possono richiedere l’assistenza di un professionista. Anche quando è confermato che la lampadina stessa è guasta, sostituirla può presentare delle difficoltà.

Nei veicoli moderni, soprattutto nei fari anteriori, l’accesso alla lampadina può essere ostacolato dalla configurazione del vano motore e dalla protezione della calotta posteriore. Questo può rendere il cambio della lampadina un’operazione complessa che talvolta richiede strumenti specifici o l’intervento di un tecnico.

Al contrario, la verifica e la sostituzione delle lampadine dei fari posteriori tendono ad essere operazioni meno complicate. In molti modelli di auto è sufficiente rimuovere la copertura in plastica del faro o accedere al faro attraverso sportellini situati nel rivestimento del bagagliaio.

Il caso particolare dei vetri opacizzati

Con il passare degli anni, i fari possono opacizzarsi a causa dell’esposizione a raggi UV, intemperie e detriti stradali, influenzando l’efficacia dell’illuminazione. Esiste comunque una soluzione pratica che gli automobilisti possono applicare per risolvere questo problema. Nei negozi di autoaccessori è possibile acquistare kit di restauro fari formulati per questo scopo. Questi kit contengono il necessario per pulire e lucidare i fari, restituendoli a uno stato simile al nuovo.

Luci e fari, come devono essere

La normativa vigente stabilisce che tutti i dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione devono essere conformi agli standard di approvazione per la categoria di appartenenza del veicolo. Ogni dispositivo deve mostrare gli estremi di questa approvazione e mantenere un’efficienza ottimale.

In condizioni notturne e con cielo sereno, le luci di posizione anteriori e posteriori devono garantire una visibilità minima di 150 metri. La targa posteriore deve essere poi leggibile da una distanza di almeno 20 metri. Questi requisiti assicurano che il veicolo sia visibile ad una distanza adeguata, contribuendo alla sicurezza di tutti gli utenti della strada.

Per quanto riguarda l’installazione, l’altezza da terra e le altre dimensioni dei dispositivi di illuminazione e segnalazione devono rispettare i limiti stabiliti dalle normative vigenti. È proibito installare vetri o schermi che non siano parte integrante dei dispositivi stessi. Qualora il veicolo sia dotato di due apparecchi di illuminazione disposti simmetricamente, devono essere dello stesso tipo e colore.

L’orientamento dei dispositivi è un altro aspetto critico: deve essere correttamente allineato e, per quanto riguarda i proiettori, deve essere possibile la loro regolazione sia in orizzontale sia in verticale. Questo permette di ottimizzare il fascio luminoso in base alle diverse condizioni di guida e alla configurazione del carico del veicolo. Infine, se sono installati dispositivi di illuminazione opzionali, anche questi devono essere di tipo approvato e conformi alle regolamentazioni specifiche.

Quali conseguenze in caso di luci non funzionanti

Secondo l’articolo 72 del Codice della Strada, tutti i ciclomotori, motoveicoli e autoveicoli devono essere dotati di dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione adeguati. L’articolo 79 rafforza questo requisito, stabilendo che i veicoli a motore e i loro rimorchi, durante la circolazione, devono essere mantenuti in condizioni ottimali per assicurare la massima sicurezza stradale.

Il Codice della Strada conferisce inoltre alle forze dell’ordine il potere di imporre sanzioni pecuniarie che variano da 87 a 345 euro per la guida di veicoli con luci abbaglianti e anabbaglianti non funzionanti o irregolari. Oltre alle sanzioni economiche, le autorità possono anche proibire la prosecuzione della marcia del veicolo se le anomalie nell’illuminazione risultano essere un grave pericolo per la sicurezza del conducente e degli altri utenti della strada, soprattutto tenendo conto delle condizioni atmosferiche o della viabilità.

La sanzione è sempre applicabile indipendentemente dalle circostanze, mentre il divieto di proseguire si attiva solo in casi in cui i guasti ai dispositivi di illuminazione rappresentano un rischio immediato per la sicurezza. Ad esempio, una luce di posizione non funzionante di giorno potrebbe non essere considerata immediatamente pericolosa, ma diventa critica se il guasto si verifica durante la notte. Gli agenti di polizia sono tenuti a valutare queste situazioni per determinare la risposta più adeguata.

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