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A scuola di bioeconomia: saranno i bambini a salvare il pianeta?

Giu 9, 2021

“Il mio libro è fatto di cacca animale!”. “Questa matita può tornare ad essere un albero!”. “Come si esercitano gli amanti della natura?” “Io sono cintura nera di calzini puzzolenti!”. Si divertono gli alunni della scuola (e palestra) nel giorno in cui “La materia di oggi è la Bioeconomia”. Bambini e bambine multirazziali che, si direbbe, affrontano la questione del momento. Che in tutto il mondo – il mondo degli adulti – muove progetti governativi, forma esecutivi, costringe banche centrali a dare prestiti a costo zero (in pratica a stampare moneta), orienta fondi d’investimento a puntare sul green mentre l’industria tradizionale, a cominciare dal petrolio, si muove a sua volta verso l’economia green.

 

Stiamo parlando di “Che cos’è la Bioeconomia?”, un libro destinato ai bambini della scuola primaria, tra i 5 e gli 8 anni, e ai loro insegnanti e genitori, con l’obiettivo che tutti assieme ne parlino, a scuola e a casa. In prima edizione sono 10 mila copie in 11 lingue, tra le quali l’italiano, che verranno distribuite in scuole, biblioteche, musei per bambini, librerie e altre sedi a cui i più piccoli abbiano accesso. E’ frutto di un progetto, Horizon 2020 Biovoices, finanziato dall’Unione europea per far sì che l’approccio all’economia circolare e sostenibile sia facile e comprensibile già dall’infanzia: “Il libro è parte di una serie di iniziative di Biovoices” dice Chiara Pocaterra, coordinatrice del progetto che ha visto già vari eventi in città europee e, il 30 marzo, la presentazione all’Europarlamento.

 

Il comitato scientifico che se ne occupa vede impegnati una trentina di esperti, docenti universitari, esponenti delle istituzioni europee ma anche di aziende green (esempio l’italiana Novamont), ma l’’idea “è comunicare questi contenuti scientifici in modo semplice e divertente. Il libro ha le finestrelle, all’interno delle quali il bambino, con l’adulto, scoprirà tante cose nuove”. Da tempo il mondo parla di economia verde, sostenibilità e transizione ecologica: è tra l’altro la base del piano Next generation Ue per il rilancio post pandemia. Ed il green, assieme al digitale, è uno dei due pilastri dei finanziamenti che riceverà in maniera rilevante l’Italia. Tutto ciò però finora è stato trattato dalla politica, dall’industria e dalla finanza, e sta entrando (faticosamente) nei costumi degli adulti. Ma il messaggio stranamente non è ancora stato indirizzato ai bambini, alla base di tutto. I quali, probabilmente, non avendo finora contratto le nostre cattive abitudini sono più ricettivi di noi, più disponibili di noi, soprattutto riescono a divertirsi più di noi e più di noi sono pronti a solidarizzare con la natura. In fondo tutto ciò che muove il mondo, dallo studio al gioco alle passioni, alle buone e cattive abitudini, è nato lì, alle elementari.

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