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Sì del Governo al decreto da 55 miliardi con le misure urgenti a sostegno all’economia
di Nicola Barone
Sì del Governo al decreto da 55 miliardi con le misure urgenti a sostegno all’economia
13 maggio 2020
5′ di lettura
Via libera dal Consiglio dei ministri al decreto Rilancio. Uno scudo da 55 miliardi per proteggere imprese, famiglie e lavoratori dai danni dell’emergenza sanitaria. Il provvedimento «contiene le premesse per avviare la ripresa», dice in conferenza stampa il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «Ora il Parlamento potrà migliorarlo, spero anche con il contributo delle opposizioni». Nella manovra, arrivata sul tavolo dell’esecutivo dopo settimane non senza tensioni fra i partiti della maggioranza, si confermano i capisaldi degli interventi, dai fondi alla sanità e alla protezione civile al rinnovo di tutti gli ammortizzatori sociali, fino alla creazione di un bonus per colf e badanti e di uno strumento ad hoc, il Reddito di emergenza, per le famiglie più in difficoltà.
Conte: ci sono risorse per Cig e bonus autonomi
Al lavoro vanno «25,6 miliardi per rifinanziare Cig e bonus autonomi, che sono ammortizzatori sociali e anche economici perché servono anche alle imprese pre preservare efficienza produttiva. Fino a oggi abbiamo pagato l’85% delle domande cig e quasi l’80% dei bonus autonomi, per 4,6 milioni di lavoratori. Ci sono stati ritardi per la cig in deroga ma abbiamo lavorato con le Regioni, che ringrazio, per velocizzare». Il premier aggiunge che il primo bonus 600 euro agli autonomi «arriverà subito perché andrà a chi ne ha già beneficiato».
Dall’Irap al turismo
Come anticipato dal ministero dell’Economia nessun problema dunque circa le coperture. Fra gli interventi sono previsti uno stop all’acconto Irap da 4 miliardi e circa 6 miliardi per i ristori a fondo perduto delle Pmi. E ancora 2 miliardi per gli interventi che consentiranno la ripartenza delle attività produttive e dei negozi adeguandosi alle norme anti Covid-19, circa 10 miliardi per ulteriori settimane di Cig e 4 miliardi e mezzo per il bonus autonomi. Ci sono anche 2 miliardi per le misure fiscali, 2,5 miliardi per il turismo e la cultura, 5 per Sanità e sicurezza.
Cambia il meccanismo del ristoro a fondo perduto per le Pmi
Nell’ultima bozza del decreto Rilancio, il minimo resta a 1000 euro per le persone fisiche (2000 per gli altri soggetti), e il calcolo sulla differenza di introiti tra i mesi di aprile 2019 e 2020, ma cambiano fasce e percentuali: i più piccoli, fino a 400mila euro di ricavi (la soglia prima era 100mila) riceveranno il 20%, imprese e attività tra 400mila euro e 1 milione il 15%, chi sta tra tra 1 e 5 milioni il 10%. Prima le percentuali erano 25%, 20% e 15%.
Per colf e badanti indennità di 500 euro, 468 milioni
L’indennità per colf e badanti sarà di 500 euro, per i mesi di aprile e maggio. Il bonus vale per i lavoratori domestici che al 23 febbraio 2020 avevano in essere uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali, a patto che non fossero conviventi col datore di lavoro. L’indennità, precedentemente prevista da 400 e 600 euro, non è cumulabile con altre né con la pensione, ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità; viene erogata dall’Inps in unica soluzione. Lo stanziamento previsto dalla bozza del decreto è di 468,3 milioni.