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Alassio, Salvini è cultura: patrocinio del Comune

Ago 27, 2016

Salvini è cultura. Ad Alassio il Comune ha concesso il patrocinio per quella che a prima vista sembrerebbe un evento assolutamente politico. Il leader della Lega Nord Matteo Salvini sabato prossimo 3 settembre presenterà infatti nella città del Muretto il suo libro dal titolo evocativo “Secondo Matteo”. L’appuntamento è fissato alle 18 nei giardini del palazzo comunale. E il Comune attraverso l’assessorato alla cultura ha concesso il suo patrocinio. Il logo campeggia infatti in bella vista sui manifesti che in queste ore tappezzano Alassio. Una scelta, quella del sindaco Enzo Canepa e dell’assessora alla cultura Monica Zioni che sta suscitando parecchie polemiche e una vera e propria rivolta sui social.

Nel comunicato ufficiale del Comune che annuncia il programma degli eventi il leader leghista viene affiancato anche a Massimo Gramellini, vice direttore de La Stampa. Ecco il comunicato di Monica Zioni: “La prossima sarà una settimana all’insegna degli ospiti illustri, per Alassio. Nella Città del Muretto sono infatti attesi, per giornate ed eventi differenti, personaggi celebri del calibro di Vittorio Sgarbi, Cristina D’Avena, Massimo Gramellini, Matteo Salvini e, nell’ambito del Premio Alassio Centolibri, Gerry Scotti. La presenza ad Alassio di personalità di fama nazionale ci onora e conferma l’elevato profilo dell’offerta turistica e culturale della nostra Città”.

In genere i patrocini vengono concessi per manifestazioni apolitiche. Difficile che l’amministrazione di destra di Alassio abbia creduto che Salvini sia solo uno scrittore omonimo del politico. Se non altro perché sulla copertina del libro Salvini ha voluto si stampasse la sua faccia.

D’altra parte Alassio è città a forte connotazione leghista. E’ stata infatti la prima, lo scorso anno, a varare

un provvedimento ritenuto discriminatorio dalla stessa presidenza del consiglio. Ha infatti deciso di vietare l’ingresso in città a stranieri e migranti privi del certificato sanitario perché potrebbero portare gravi malattie infettive. Un rischio che tutti gli scienziati e gli stessi medici della polizia escludono possa sussistere.

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