Rosario, 27 Novembre. Ultimo appuntamento Mondiale della stagione 2016. Il Titolo Piloti è già stato assegnato, in Germania sul circuito di Estering, a Mattias Ekstrom, Pilota svedese del EKS Team Audi che succede al norvegese Petter Solberg, vincitore dei primi due Campionati Mondiali della Storia, nel 2014 e 2015. Resta da assegnare un Titolo non meno importante, quello dei Team, che corrisponde largamente al riconoscimento del miglior Costruttore. In lizza per l’ultimo alloro iridato ci sono il Team EKS del neo Campione del Mondo, dunque, e il Team Peugeot-Hansen Campione “Marche” uscente. Per entrambi è quasi d’obbligo giocarsi tutto per tutto. Oltre al risultato “utile” è in ballo l’ultima vetrina dell’anno, quella che finirà per popolare i ricordi dell’inverno. Un successo finale vale sempre, in proporzione, molto di più. Ma lasciare un buon ricordo è un imperativo anche per altri protagonisti, alla cui intenzione si aggiunge quel qualcosa che è rimasto da dire, o che non è stato ben detto durante una stagione non perfettamente riuscita. Per esempio è importante dimostrare che, se non si è vinto il Mondiale anche quest’anno, è il caso di Solberg, il potenziale c’era. Oppure ribadire un concetto generale non fissato da prestazioni troppo discontinue, e questo in fondo è il caso di molti altri. Per Loeb e Hansen, diciassette punti di ritardo, comunque la missione è pressoché impossibile. Anche se il Rallycross “presented by” Monster Energy, è bello, sempre molto aperto, imprevedibile.
Ma il Rallycross Mondiale del gran finale prende una piega che, se non inaspettata, è comunque sorprendente, vistosamente spettacolare, quasi sconcertante. È infatti Petter Solberg a catalizzare l’attenzione degli appassionati argentini, e degli sbalorditi avversari, vincendo una dietro l’altra le quattro manche di qualificazione, una sola disputata al sabato, tutte le altre la domenica a causa della pioggia. L’obiettivo del Campione del Mondo uscente, chiarissimo nei propositi, è spiegato con una certa eloquenza agonistica fino alle semifinali, dove le fondamenta di quella certezza cedono sotto il peso dell’imprevisto. Solberg esce di scena alla fine della prima semifinale, insieme a Timerzyanov e Baumanis, a causa di un problema di sterzo alla prima curva, e il proposito di chiudere degnamente una stagione non troppo fortunata si infrange poco più tardi contro una barriera di gomme. Vince Kristoffersson, altro esempio di assoluta regolarità, secondo è il “solito” Ekstrom, e terzo il compagno di Squadra del Campione del Mondo, Heikkinen, una stagione in sordina ma puntuale all’appuntamento cruciale. Dall’altra semifinale, vinta da Bakkerud davanti a Scheider e Larsson, vengono esclusi Marklund, Nitiss e, soprattutto, Sèbastien Loeb, il vincitore del Rallycross di lettonia, spinto fuori alla seconda curva. È l’episodio che sancisce la resa del Team Peugeot-Hansen, già privato dell’apporto di Timmy Hansen, ritardato da una sbagliata scelta dei regolazioni. In quel momento, anche l’ultimo dei giochi è fatto, e il Team Peugeot cede il Titolo di Campione del Mondo dei Team alla Squadra di Ekstrom, che quindi conclude la stagione con un inaspettato, alla vigilia, formidabile en plein.
Il risultato del Rallycross disputato sul circuito di Rosario scompone anche la compilazione dell’ultima classifica individuale. Fermo restando l’”untouchable” Mattias Ekstrom, solitario in vetta con 272 punti, il podio del Mondiale si rimescola facendo scendere Solberg, che finisce al quarto posto con 239 punti, e risalire Kristoffersson, lo scorso anno terzo e quest’anno secondo con 240 punti, e Bakkerud, 239. La terza vittoria stagionale vale al norvegese il meritato terzo posto, con gli stessi punti del connazionale Solberg che ha vinto solo la prova di apertura in Portogallo. Nonostante l’inedito exploit delle vittorie in serie, potremmo dire che è stata una stagione Mondiale all’insegna della regolarità, che ha premiato più delle singole prestazioni. Nonostante le tre vittorie consecutive ottenute in Germania, Belgio e Gran Pretagna, infatti, Ekstrom non era riuscito a “scrollarsi” di dosso Solberg, in generale molto efficiente sull’arco del week end, e per il nuovo Campione del Mondo è stato cruciale il fatto di rimanere incollato al norvegese fino alla Francia per poi tornare al comando con la vittoria in Spagna. È vero che Ekstrom ha vinto quattro volte nell’arco dell’anno, ma è altrettanto vero che, al contrario, in presenza di una certa discontinuità le tre vittorie ottenute da Bakkerud non hanno fruttato che il terzo posto “recuperato” proprio nel rocambolesco finale di Rosario. Una spiegazione logica di queste dinamiche va ricercata nel generale livello del Rallycross Mondiale, salito moltissimo, e nella validità della formula delle Gare, spettacolare e decisamente efficace nel mantenere costantemente alto l’interesse agonistico di ogni evento e dell’intero Campionato.
Si passa ora al limbo invernale in attesa della quarta stagione Mondiale del Rallycross. Si riprenderà a Barcellona, Spagna, a fine marzo del 2017, e la stagione si concluderà, ancora sulla distanza delle 12 “riprese”, sulla pista di Capetown dove il Rallycross Mondiale farà tappa per la prima volta prendendo il posto proprio del Rallycross di Argentina. Ancora niente Italia nel 2017. È lungo il purgatorio post Franciacorta!