coronabufale del giorno
Un’esercitazione militare della Nato, pianificata da tempo, diventa veicolo di bufale complottiste che si spingono a ipotizzare un attacco Usa alla Russia
di Enrico Marro
16 marzo 2020

3′ di lettura
Nella crisi del coronavirus a dilagare non sono solo le bufale di tipo medico-sanitario o quelle legate all’emergenza. Fin dall’inizio, l’epidemia ha diffuso il virus delle fake news complottiste, dai test di guerra batteriologica sfuggiti di mano agli interessi dei colossi della farmaceutica. Nemmeno l’operazione “Defender Europe 2020”, esercitazione militare pianificata in Est Europa molto prima del contagio, è passata inosservata ai troll dei social. Anzi è diventata virale, ovviamente in versione fake, in un delirio di fantapolitica da bar che si spinge a ipotizzare un attacco alla Russia “alleata della Cina”.
Il testo della bufala
Riportiamo solo una parte del lunghissimo messaggio della catena: quella in cui si ipotizza un virus creato per colpire la Cina e l’Italia. «La Cina, alleata della Russia stipula mesi fa un contratto con l’Italia (Paese fondamentale per l’Europa per i rapporti legati al commercio sul Mediterraneo e per la sua posizione strategica qualora vi fossero conflitti) per rendere solide e più importanti le relazioni commerciali tra italia e Cina e rendendo meno importante ma non insignificante il potere dell’America sull’Italia. Da qui inizia il suo corso il coronavirus – continua la fake complottista – che parte dalla Cina ma esplode incredibilmente in Italia non solo da un punto di vista sanitario ma soprattutto alimentato dai media mondiali nonostante il caso scatenante non sia legato ad un italiano. Cina e Russia sono ormai da anni le avversarie commerciali indiscusse degli Usa perché la loro importanza annacqua di gran lunga il monopolio del dollaro sul mercato globale e questo, agli USA, sta creando non poca perdita di potere sia sul piano economico che geopolitico. Il fenomeno “coronavirus” – prosegue la bufalona – è uno strumento utile a distrarre e preparare una larga parte dei cittadini del Mondo a qualcosa di più importante che deve accadere o che qualcuno si sta preparando per far accadere e che non ha a che fare con la soluzione di un virus influenzale ma con una rottura nel sistema geopolitico globale».
La realtà dei fatti
Pianificata da tempo e nota dall’ottobre 2019 se non da prima, Defender Europe 2020 è in effetti la più grande esercitazione militare europea degli ultimi 25 anni. Nei piani originari doveva impegnare 37mila militari: 20mila soldati statunitensi in arrivo, i 9mila già presenti, e 8mila europei. L’emergenza virus ha peraltro convinto il Pentagono a ridurre l’entità delle forze statunitensi inizialmente previste, e la stessa Italia ha cancellato la sua partecipazione all’operazione, poiché le nostre forze armate sono impegnate nell’emergenza coronavirus.
Quali sono i veri obiettivi dell’esercitazione
Defender Europe 2020 si svolgerà in Olanda, Belgio, Germania, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia. Obiettivo dell’esercitazione è dimostrare la capacità delle forze armate statunitensi di schierare in fretta truppe a sostegno della Nato per rispondere a ogni tipo di crisi. E’ dunque vero che l’operazione è stata progettata (anche se senza dichiararlo apertamente) a scopo di deterrenza, ma anche per rassicurare i Paesi dell’Europa dell’Est sul fatto che gli Stati Uniti interverrebbero a loro difesa in caso di necessità, e per rinnovare il sistema di rifornimento di materiali e mezzi militari pre-posizionati che garantisce un rapido schieramento di difesa.
Per approfondire:
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