Il Po cresce e la sala operativa della protezione civile di Milano è al lavoro, anche se, al momento, non sono necessari interventi sul territorio. Invece, tra Pavia, Lodi, Mantova e Cremona stanno partendo le squadre di soccorso verso gli argini del Po: temono l’ondata del fiume, una piena che è ancora in territorio piemontese dove la stazione di Crescentino (Vercelli) ha superato la soglia di “elevata criticità” mentre a Ponte Valenza e a Isola Sant’Antonio (Alessandria) è sopra l’ordinaria, ed è in crescita. Ma le condizioni del Po, ora iniziano a interessare anche la Lombardia.
In provincia di Pavia già da ieri sono stati chiusi al traffico due ponti della strada Provinciale 206, a Sannazzaro dè Burgondi e a Gerola, con i volontari delle associazioni della provincia a presidiare i blocchi preventivi, in previsione di una eventuale piena e anche perché sono stati considerati dei sospetti problemi strutturali di un pilastro di sostegno. Sul posto vengono date indicazioni sulla viabilità alternativa agli automobilisti che arrivano. Il fiume che si sta ingrossando è il Tanaro, un affluente del Po, e dalla mezzanotte scorsa il rischio idraulico è stato segnalato nelle zone del Po fino alla confluenza con il Ticino e, in “ordinaria criticità” fino alla confluenza con il fiume Lambro. Il Ticino fa segnare un valore di 2.9 metri sullo zero idrometrico alla stazione della Miorina a Golasecca (Varese) e cresce a Ponte dell’Impero (Pavia).
Ma indipendentemente dal Po, per la continua pioggia in Lombardia ci sono problemi in alcune zone dei settori prealpini e nella bassa pianura occidentale, dove il rischio idrometrico è considerato di “moderata criticità”: intorno ai laghi e prealpi varesine, dove il Lago Maggiore ha superato la soglia di moderata criticità a Laveno e Luino, nelle provincie di Como (dove il lago ha superato la soglia alla stazione di Malgrate ma sembra essersi fermato a un livello che sta rimanendo costante) e a Lecco, Cremona, Lodi, Milano e Pavia.
La prossima pioggia rischia di essere accompagnata da temporali forti, come è successo ieri a Cremona, e c’è anche la possibilità che arrivi vento
forte a Milano, Como, Lecco, Monza e Brianza, Cremona, Brescia e Mantova. La nuova perturbazione, che interessa marginalmente la Lombardia rispetto a Piemonte e Liguria, si protrarrà fino a domani mattina. Il momento le precipitazioni sono scarse, è piovuto maggiormente a Passo del Giovà, nell’Oltrepò pavese, dove sono caduti 54 millimetri di pioggia nelle ultime 24 ore. Nelle ultime 12 ore, invece, la zona più colpita è stata quella di Varese.