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Rallenta la crescita del lavoro Usa. Borse caute dopo i nuovi record di Wall Street

Gen 10, 2020

MILANO – Ore 10:45. Azioni in cauto rialzo in una giornata di riflessione dopo i convinti acquisti a seguito della distensione – o meglio, della mancata escalation militare – tra Usa e Iran. La Borsa di Milano si conferma in positivo dello 0,2% dopo le prime battute, le altre europee procedono contrastate: Londra è invariata, Francoforte aggiunge lo 0,15% e Parigi è poco sotto la parità.

Wall Street ha guidato le Borse mondiali verso l’alto, con lo S&P500 americano che ha segnato nuovi record sospinto anche dalla diminuzione superiore alle attese delle richieste di sussidi per la disoccupazione negli Usa. Ieri in serata, il Dow Jones è salito dello 0,74% a 28.958,05 punti, il Nasdaq dello 0,81% a 9.203,43 punti mentre lo S&P 500 ha messo a segno un progresso dello 0,66% a 3.274,69 punti. Bene Apple, in crescita del 2,1% a nuovi record dopo. Oggi le Piazze asiatiche hanno mantenuto un ordine sparso, con l’indice regionale comunque vicino ai massimi da un anno e mezzo. Chiusura in moderato rialzo per la Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei che guadagna lo 0,47% a 23.850,57 punti. Incerta Shanghai, negativa dello 0,08% a fine giornata.

Per la finanza di Piazza Affari, in evidenza l’assemblea di Mediaset (segui il titolo) chiamata ad approvare alcune modifiche allo statuto di Mfe allo scopo di far avanzare il progetto per la nuova holding olandese. Mps (segui il titolo) incassa invece la promozione di Moody’s che ha alzato il giudizio da ‘Caa1’ a ‘B3’. Migliorato anche l’outlook da negativo a positivo. Soffre Nexi dopo che i fondi di private equity che la controllano hanno venduto un pacchetto del 7,7% con uno sconto sul prezzo di Borsa.

Euro sostanzialmente stabile nei primi scambi della mattinata. La moneta unica passa di mano a 1,1108 dollari (1,1106 dollari la quotazione di ieri sera dopo la chiusura di Wall Street) e a 121,72 yen. Apertura in calo per lo spread tra Btp e Bund: il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco scende verso 150 punti base, con rendimento del decennale italiano all’1,32 per cento. Oggi il Tesoro ha in calendario l’asta di Bot per 7 miliardi. Alla Camera, il ministro dell’Economia Gualtieri viene ascoltato sulla Popolare di Bari.

Molti gli eventi di rilievo per le sale operative. La giornata macroeconomica si apre con i consumi delle famiglie in Giappone, scesi del 2% a novembre a seguito dell’incremento Iva del mese precedente, e prosegue con la produzione industriale in Francia (+0,3% a novembre) e Italia (+0,1% a novembre, ma verso un anno in rosso). Sempre l’Istat pubblicherà la sua nota mensile sull’economia tricolore.

Chiudono gli Stati Uniti, con i dati sul mercato del lavoro: nuovi occupati (attesi 160 mila posti), salari orari e tasso di disoccupazione. Una indicazione importante che segue i messaggi giunti dal vice presidente della Federal Reserve, Richard Clarida, che ha detto che l’economia americana resta su una via di crescita e che la Banca centrale non ha intenzione di fare inversione rispetto al ciclo di politica monetaria. Parole, dice Bloomberg, che hanno rassicurato gli investitori. “Se la crescita dovesse ripartire e l’inflazione risultasse un po’ più alta del previsto, la Fed probabilmente lascerebbero correre così come le altre Banche centrali” ha detto Patrik Schowitz di JPMorgan AM all’agenzia Usa. “Ma se la crescita si dovesse indebolire”, la Banca centrale americana “taglierebbe ancora” il costo del denaro dando nuovo supporto, ha aggiunto. Insomma, un quadro idilliaco per i mercati.

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