Da tempo il tormento per il futuro del figlio di 50 anni, disabile sin dalla nascita, era la sua più grande preoccupazione. “Chi se ne occuperà quando non ci saremo più ?”, ripeteva spesso alla moglie. Un cruccio che alla fine lo ha travolto portandolo ad una drammatica decisione: mentre la moglie era a messa ha ucciso il figlio e poi si è tolto la vita.

Non sembrano esserci dubbi sulla tragedia familiare di questa mattina nel pavese, a Sant’Alessio con Vialone, dove si trova una delle più belle oasi naturalistiche d’Italia. Francesco Sali, un agricoltore in pensione di 80 anni, ha ucciso con un colpo di pistola il figlio Carlo Alberto. Poi ha rivolto la stessa arma contro se stesso, togliendosi la vita. A scoprire i due cadaveri è stata la moglie dell’agricoltore, al rientro a casa dopo essere andata a messa. Omicidio-suicidio per i carabinieri, che hanno comunque trasmesso tutti gli accertamenti raccolti alla Procura di Pavia, dove è stato aperto un fascicolo di indagine.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti domenica mattina la moglie dell’agricoltore e la badante che vive con la famiglia sono andate alla messa delle 10. In casa, una villetta proprio davanti all’Oasi naturalistica di Sant’Alessio (un luogo molto frequentato dagli appassionati e dalla scuole), sono rimasti Francesco Sali e il figlio. Carlo Alberto, disabile dalla nascita, ha sempre vissuto con i suoi genitori che gli hanno dedicato quasi tutta la loro vita. Ma nell’ultimo anno il padre aveva avuto alcuni problemi di salute. Per non compromettere troppo le sue forze aveva deciso di delegare all’altra figlia, Daniela, la guida dell’azienda agricola.

L’assistenza al figlio diventava comunque sempre più pesante e la preoccupazione per cosa sarebbe accaduto quando lui e la moglie non ci sarebbero stati più sempre più angosciante.