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Tir italiani fermi al Brennero, l’Austria avvia i nuovi blocchi

Dic 31, 2019

ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùTRASPORTI

Scattano domani gli stop a carta, cemento, cereali, petroliferi, tubi e altre merci. Il provvedimento del Tirolo mette a rischio una quota importante dell’export

di Marco Morino

31 dicembre 2019


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4′ di lettura

Anno nuovo, divieti nuovi. Dal 1° gennaio 2020, come annunciato a più riprese nei mesi scorsi l’Austria, per la precisione il Land Tirolo, introdurrà una serie di ulteriori limitazioni e sbarramenti al traffico pesante (Tir) in transito sul suo territorio. I divieti colpiscono sia i Tir in uscita dall’Italia, sia quelli in ingresso nel nostro Paese al valico alpino del Brennero. In particolare il Land Tirolo inasprisce il divieto settoriale, che verrà esteso ad altre tipologie di merci in aggiunta a quelle già vietate al transito. La nuova limitazione rischia di produrre effetti molto negativi sull’interscambio delle merci con origine/destino in Italia.

Dal divieto settoriale sono esentati i veicoli con propulsione elettrica o a idrogeno e i veicoli euro 6, ma solo se immatricolati dopo il 31 agosto 2018.

Le categorie merceologiche colpite sono le seguenti: carta e cartone; prodotti a base d’oli minerali fluidi; cemento, calce e gesso; tubi e profilati cavi; cereali. Tali merci vanno ad aggiungersi a quelle per le quali è già vigente il divieto settoriale, tra cui: rifiuti; pietre, terre, materiali di risulta/detriti; legname in tronchi, sughero; minerali ferrosi e non ferrosi; marmo e travertino; piastrelle in ceramica. Si calcola che, in media, ogni anno i Tir in transito al valico del Brennero siano 2,4 milioni (oltre a 12 milioni di auto).

Il divieto settoriale vige sul tratto dell’autostrada Inntal A12 compreso tra Langkampfen e Ampass, in entrambe le direzioni di marcia.

Export a rischio

Il provvedimento del Land tirolese mette a rischio una quota importante delle nostre esportazioni. L’interscambio commerciale tra l’Italia e i Paesi del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, di cui l’asse del Brennero è un segmento fondamentale, supera i 200 miliardi di euro l’anno. Queste merci, nel 93% dei casi, vengono trasportate su strada, passando, appunto, per il valico alpino. Anita, l’associazione di Confindustria presieduta da Thomas Baumgartner che rappresenta le maggiori imprese di autotrasporto merci e logistica, chiede un intervento urgente per scongiurare lo sbarramento dell’export verso i mercati del Nord Europa di molti prodotti del made in Italy.

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