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Alpina B7 S Turbo: Il bolide anni ’80 all’asta

Dic 24, 2019

Quando un appassionato di auto sente pronunciare il nome Alpina, il pensiero va direttamente alle performanti BMW realizzate da Alpina Burkard Bovensiepen GmbH&Co. KG, preparatore di auto che lavora esclusivamente con le auto dell’Elica. Più che preparatore, però, viste le pesanti modifiche sia a livello di motore che di estetica ma non solo, Alpina può quasi essere considerata come un produttore di vetture a tutti gli effetti tant’è che il numero di telaio è a marchio Alpina e non BMW.

Alpina ha una storia decisamente curiosa alle spalle in quanto era stata fondata nel 1962 da Burkard Bovensiepen come azienda produttrice di macchine da scrivere, per poi dedicarsi alle auto, fornendo kit di trasformazioni. Il primo kit di “tuning” per BMW fu un kit Weber a doppio carburatore per la 1500.

Nel novembre del 1981 Alpine introdusse sul mercato la B7 S Turbo, auto basata sulla BMW 528i (E12). Quest’auto, una quattroporte dal look quasi innocuo, quando è stata lanciata era la più veloce cinque posti al mondo, andando a sostituire la B7 Turbo che, fino a quel momento, deteneva lo stesso record.

Le modifiche apportate da Alpina alla BMW di serie erano significative: il sei cilindri in linea da 3,5 litri era stato pesantemente elaborato per consentire migliori performance e, oltre ad una turbina maggiorata, era stata montato un nuovo sistema di scarico. Con queste modifiche l’auto era in grado di sprigionare la bellezza di 330 CV e 500 Nm di coppia. Anche il cambio era stato sostituito mentre, all’sterno, l’auto aveva guadagnato un kit aerodinamico sportivo, dischi freno autoventilanti e kit di sospensioni a marchio Bilstein, oltre ai tipici cerchi Alpina.

La velocità massima era di 261 km/h con uno scatto da 0-100 km/h coperto in soli 5,8 secondi, addirittura meglio della Ferrari 308 GTB che era un po’ più lenta, nonostante la BMW offrisse la comodità di un’auto famigliare.

L’Alpina B7 S Turbo è assai rara e ora ricercata dai collezionisti di tutto il mondo in quanto fu prodotta solo dal novembre del 1981 al maggio dell’anno successivo in solo 60 esemplari.

RM Sotheby’s ha messo all’incanto la vettura numero 17 sulle 60 prodotte, un esemplare splendidamente conservato che era stato venduto in Gippone da Nicolle Japan, rivenditore ufficiale del Paese del Sol Levante. L’auto ha avuto solo tre proprietari e ha i tagliandi certificati dal 1991 al 2007.

La Casa d’aste non ha messo a disposizione la valutazione per questa vettura ma, un esemplare dello stesso anno, era stato valutato lo scorso anno con una cifra compresa tra i 150.000 e i 200.000 euro.

Photo credits: RM Sotheby’s

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