Dall’1 gennaio 2017 entrerà in vigore l’accorpamento della ex Guardia Forestale, ora “Comando tutela ambientale, agroalimentare e forestale”, all’Arma dei Carabinieri. E con l’accorpamento sarà attuato anche un cambio di livrea per le auto che saranno in dotazione all’ex Forestale. In questa foto ne è rappresentato un prototipo, un’Alfa Romeo 159 attualmente in uso alla Forestale e ridipinta di verde.
La decisione, sia dell’accorpamento sia del cambio di livrea delle auto, è stata accolta con molto scetticismo e una non celata polemica. Alcuni forestali commentano che sembrano «le auto della Lega Nord». Marco Moroni, segretario del Sapaf (sindacato autonomo dei Forestali), ha così commentato: «La ministra Marianna Madia ipotizza un risparmio di 100 milioni di euro con l’accorpamento, cifra impossibile perché solo per modificare la livrea degli elicotteri per uniformarla a quella dei Carabinieri servirebbero 4,5 milioni. Anche il servizio bilancio del Senato ha espresso dubbi. Adesso però cominciamo a capire da dove arriva il risparmio. Dal maquillage. Prendono le nostre macchine e cambiano la scritta sulle portiere. Ci sembra poco dignitoso, sia per l’Arma e la sua storia bicentenaria, sia per i forestali.»
Lo stesso Sapaf, che con l’accorpamento dovrà sciogliersi, ha presentato un ricorso presso la Corte Europea per i diritti dell’uomo, mentre il Tar è stato subissato di ricorsi da parte dei forestali che non vogliono essere militarizzati. I 7.563 forestali saranno poi distribuiti fra i corpi dei Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e al Dicastero dell’Agricoltura. Molto duro il commento di Luca Comellini – Partito dei Militari – che ha dichiarato: «Le auto dei ‘forebinieri’ rendono perfettamente l’idea del pastrocchio di una riforma che è nata male e sicuramente finirà peggio, Renzi è ancora in tempo per fermare questa baggianata.»