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Di Maio: “Senza sì a Conte inutile vedersi” – Adnkronos

Ago 27, 2019
Di Maio: Senza sì a Conte inutile vedersi

(Fotogramma)

Pubblicato il: 27/08/2019 09:56

Se non dicono sì a Conte è inutile vedersi. Sono stanco dei giochini“. È quanto avrebbe detto ai suoi ieri sera Luigi Di Maio, dopo il vertice fiume a Palazzo Chigi tra le delegazioni pentastellate (Luigi Di Maio e Conte) e quelle dem (Nicola Zingaretti e Andrea Orlando). Il confronto è aggiornato a stamattina alle 11, quando Pd e M5S dovrebbero tornare a sedersi al tavolo della trattativa per dare vita a un esecutivo giallorosso. Ma la strada è tutta in salita.

In una nota, il M5S ribadisce le parole di Di Maio: “In una fase cosi delicata per il Paese non c’è tempo da perdere. Noi stiamo lavorando intensamente per dare risposte immediate ai cittadini. E dobbiamo sbrigarci perché il tempo stringe – si legge -. Nel Partito democratico, però, hanno ancora le idee confuse. Predicano discontinuità ma ci parlano solo di incarichi e di ministeri, non si è parlato ne di temi ne di legge di bilancio. Così non va proprio bene”.

Ieri sera, al termine della riunione, che si è conclusa intorno a mezzanotte e trenta dopo 4 ore di confronto, fonti del Pd hanno fatto sapere che il contenuto della manovra economica resta uno dei principali nodi da sciogliere, insieme ai temi della giustizia e alle correzioni che vanno fatte sul decreto Sicurezza bis. Mentre le informazioni che sono filtrate dal M5S hanno riferito che il Pd non ha parlato di programmi, quanto, se mai, solo di caselle ministeriali da riempire.

“Ieri dopo 4 ore di incontro – prosegue il M5S – non si è arrivati a nulla. Così non si può lavorare. O si cambia atteggiamento o è difficile. Rivedremo il Pd quando nei loro organi di partito avranno dato l’ok all’incarico a Conte. Nessun altro incontro fino a quando non avranno chiarito ufficialmente la loro posizione su Giuseppe Conte. Se si vuole il voto lo si dica apertamente. Il M5S è la prima forza politica in Parlamento, lo ricordiamo a tutti”.

Oltre allo stallo su Conte, restano i nodi sul programma. Oggi M5S e Pd dovranno lavorare sodo per arrivare al traguardo, riducendo le divergenze che ancora permangono, sulla composizione e sulle linee d’azione del governo, oltre che sulla distribuzione dei ministeri.

Alle 16, intanto, riparte al Quirinale il secondo giro di consultazioni che si aprirà con una telefonata di Sergio Mattarella al senatore a vita Giorgio Napolitano. Poi verranno sentiti i presidenti di Senato e Camera, Casellati e Fico e a seguire, alle 18:40, i gruppi Misti dei due rami del Parlamento.

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