il leader della lega: no a governicchi
Il leader della Lega in conferenza stampa dopo l’incontro tra Di Maio e Zingaretti: se qualcuno preferisce governo con Bibbiano noi facciamo mille passi avanti. No appelli alle piazze – dice – ma la via maestra è il voto
26 agosto 2019
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Sta per nascere un Governo con «un gioco di palazzo contrario alla maggioranza silenziosa del popolo italiano che ha votato da due anni a questa parte, un ribaltone pronto da tempo». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, in conferenza stampa al Senato dopo il vertice a Palazzo Chigi tra Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti per la nascita di un nuovo esecutivo Pd-M5s.
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Salvini: la via maestra è il voto
Non stiamo facendo appelli alle piazze, continuo a garantire stabilità a questo Paese – ha continuato Salvini», secondo il quale «la via maestra è il voto» e «chi ha paura del voto non ha la coscienza pulita». «Una ipotetica maggioranza Pd, M5s, Leu su che cosa si fonda?» si è chiesto Salvini parlando con i cronisti. «Sfido un italiano su 60 milioni a dirmi senza ridere che questa è una maggioranza stabile – ha detto – che va avanti tre anni, con le idee chiare, come chiesto dal presidente della Repubblica».
Governo con Bibbiano? Noi facciamo mille passi avanti
« Sta vincendo il partito delle poltrone», ha dichiarato il leader del Carroccio, che in giornata , per bocca del ministro leghista Gianmarco Centinaio, aveva nuovamente teso una mano a M5S per un «governo di legislatura» . «Capiamo adesso il perché dei tanti no come quelli sull’Autonomia – ha aggiunto Salvini riferendosi ai Cinquestelle – rimaniamo increduli che il taglio dei parlamentari sia sparito dall’orizzonte. Se qualcuno preferisce il governo con Bibbiano, Banca Etruria, Mps, noi facciamo volentieri mille passi avanti».
Se M5s vuole cambiamento non governi con Pd
«Non ci accontentiamo di governicchi» ha assicurato il leader della Lega. «Sono sempre più convinto – ha detto – che abbiamo smascherato un giochino che qualcuno preparava da tempo. Noi abbiamo idee chiarissime su quello che andiamo a dire al presidente Mattarella». E parlando dei Cinquestelle ha aggiunto: «Se vuoi fare il cambiamento non puoi governare col Pd, con Renzi, Lotti, Prodi e compagnia», «per anni il Pd ha detto l’esatto contrario dei Cinquestelle. Se la famosa discontinuità avesse il volto di Conte che ha firmato il dl sicurezza, gli italiani hanno chiaro il ribaltone». E rispondendo alle domande dei giornalisti sull’esperienza gialloverde appena conclusa ha ribadito: «Rifarei tutto, era un governo fermo, era un Parlamento fermo, era inutile tirare a campare. Ora viene il dubbio che questo essere fermi fosse telecomandato».