di Fabrizio Patania
venerdì 4 novembre 2016 10:13
ROMA – Sono prove, pesano come indicazione relativa, ci sarà altro tempo e l’allenamento di questa mattina a Formello per comprendere il piano tattico di Simone Inzaghi, di sicuro deciso a tenere in considerazione il Napoli (giustamente) e convinto di dover assicurare maggiore copertura alla difesa, che ancora mancherà di De Vrij e Bastos, i titolari di cattedra. Dopo più di un mese, il tecnico emiliano tornerà a disporre di tutti i suoi centrocampisti e questo è l’altro motivo che lo sta spingendo a riconsiderare il modulo. Dando per scontato il ritorno di Lucas Biglia dal primo minuto (altrimenti non avrebbe avuto senso inserirlo nell’ultima mezz’ora con il Sassuolo), Simone non vorrebbe sacrificare Lulic o Milinkovic, come gli imporrebbe il 4-3-3. Ieri mattina sussurri, orientamenti e indiscrezioni portavano verso il 4-5- 1 con Lulic nel tridente e l’esclusione iniziale di Keita anche per avere un cambio pesante da sfruttare nel secondo tempo. L’allenamento del pomeriggio a Formello, invece, ha fatto riemergere la soluzione della difesa a tre. Inzaghi ha provato tre diversi moduli (3-4-3, 3-5-2 e 3-4-1-2) ma in tutti i casi non ha mai disposto la linea difensiva a quattro.
DUELLI – Dal punto di vista tattico ci sono un paio di aspetti da considerare. La Roma di Spalletti ha sbancato poche settimane fa il San Paolo, dove Sarri non perdeva da più di un anno, con un 3-4-1-2 elastico. Florenzi agiva a destra, Perotti a sinistra con la copertura di Juan Jesus. Nainggolan davanti ai due mediani, dunque trequartista, toglieva il respiro a Jorginho. E poi il velocista Salah accanto a Dzeko. Il ballottaggio tra il play oriundo e Diawara sarebbe un motivo in più per sistemare il potentissimo Milinkovic in quella zona di campo. Sistemarsi così, significherebbe disturbare il Napoli nel fraseggio (sono specialisti) e affidarsi ai duelli individuali. Lo stesso Pioli, il 31 maggio 2015, vinse al San Paolo lo spareggio Champions per il terzo posto disegnando la Lazio con il 3-4-2-1. Pochi mesi dopo, senza De Vrij e con la difesa a quattro, prese cinque gol.
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