di Alessandro Vai
giovedì 3 novembre 2016 10:13
ROMA – Il futuro di Nissan passa per l’elettrificazione, non solo con modelli 100% elettrici come la Leaf ma anche con nuove soluzioni tecniche che si adattano a situazioni diverse. È il caso del sistema e-Power che debutta sull’omonima versione della Nissan Note, utilizzando un piccolo motore a benzina che serve a ricaricare le batterie ad alta capacità, eliminando il bisogno di un caricatore esterno e garantendo la stessa erogazione di potenza. In altre parole, il motore a benzina è scollegato da compiti di trazione e diventa semplicemente un range extender, una soluzione già sperimentata da General Motors con la prima generazione della Volt.
Il sistema e-Power è composto da un motore completamente elettrico (di cui ancora non si conoscono i dettagli) che fornisce coppia motrice alle ruote. L’energia stoccata nella batteria a elevata capacità viene trasmessa al gruppo propulsore costituito da motore a benzina, generatore, inverter e motore elettrico. Ma se nei sistemi ibridi convenzionali un motore elettrico a bassa potenza viene affiancato a un motore a benzina che aziona le ruote quando la batteria si scarica o quando si viaggia a velocità elevata, nel sistema e-Power il motore a benzina non è collegato alle ruote, perché la sua funzione è semplicemente quella di caricare la batteria.
I sistemi ibridi tradizionali sono molto ingombranti, perché gestiscono ingenti quantità di coppia motrice e quindi sono difficili da montare sulle auto compatte dove c’è meno spazio per la meccanica. Nel powertrain e-Power, invece, gli ingombri rimangono contenuti e siccome il motore a combustione interviene con meno frequenza e non è collegato direttamente alle ruote, l’efficienza dei consumi è paragonabile a quella dei veicoli ibridi convenzionali, specialmente negli spostamenti quotidiani in città. In conclusione, secondo Nissan, il sistema e-Power permette di sfruttare tutti i vantaggi di un veicolo elettrico senza doversi preoccupare di caricare la batteria.