MILANO – Meno persone chiederanno il reddito di cittadinanza rispetto a quanto messo in conto dal governo. È quanto mette in evidenza la Consulta dei Caf presetando i primi numeri sull’accoglimento delle domande per il sussidio: “I dati sono al di sotto delle stime del governo. Non credo che si arriverà ad 1 mln e 300 mila di famiglie beneficiate. Calcolando ulteriori 80-100 mila domande che arriveranno ad aprile, la stima grossolana è che si potrebbero calcolare complessivamente circa 900 mila domande. Forse la realtà stimata dall’esecutivo è diversa dalla realtà: c’è una povertà non adeguatamente intercettata e valutata, probabilmente sopravvalutata”.
I Caf hanno infatti predisposto e inviato ad oggi circa 650 mila domande: un ritmo che ad aprile registra una attività in forte rallentamento . “A fine marzo avevamo inviato 580 mila domande e in questo mese ne abbiamo lavorate circa 60 mila”, ha proseguito Bagnoli.
Complessivamente dunque considerando anche le domande on line e quelle inviate tramite le Poste, la stima è di 850mila domande. Se si calcola però che le domande respinte, secondo i dati del ministero del lavoro sono il 25% risulta che “a fine aprile inizio maggio avranno diritto al beneficio in 600mila”, ha calcolato ancora.
Naturalmente le richieste anche se al rallentatore continueranno ad arrivare, ha aggiunto Bagnoli, “considerando sia il fatto che molti cittadini stanno aspettando di esaurire altre provvidenze, sia che il reddito di cittadinanza è ancora sconosciuto”.
I dati Inps: dalla Campania la maggior parte delle domande
Intanto dall’Inps sono arrivati i dati aggiornati sulla distribuzione territoriale delle domande arrivate sia dai Caf sia attraverso il canale online. La maggior parte sono state elaborate in Campania: 117.786 di cui 90.197 accolte. Segue la Sicilia con 112.714 istanze elaborate e 87.775 accolte. Sul podio anche il Lazio con 63.710 domande elaborate di cui 44.705 accolte. Subito dietro la Lombardia con 57.660 istanze elaborate e 37.152 accolte.