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Sergio Zanotti in Italia, aereo atterrato a Ciampino

Apr 5, 2019

Liberato Sergio Zanotti in Siria, un ulteriore successo delle nostre istituzioni, Cos il premier Giuseppe Conte annuncia la liberazione dell’italiano rapito nel 2016, spiegando che appare in buone condizioni generali e tra qualche ora rientrer in Italia, a Roma. Zanotti poi atterrato intorno alle 23 all’aeroporto militare di Ciampino.

A conclusione di una complessa e delicata attivit di intelligence, investigativa e diplomatica, condotta in maniera sinergica, in data odierna siamo riusciti a ottenere la liberazione di Zanotti, ha spiegato Conte. Che ha parlato di un successo in particolare dei servizi segreti dell’Aise, a loro il mio pi vivo e sentito ringraziamento.

Sono felice, per non so niente di pi, adesso lo aspetto ha dichiarato in lacrime la sorella di Zanotti dopo aver appreso la notizia della liberazione.

Zanotti domani dai pm a Roma

Zanotti verr ascoltato domani mattina in una caserma del Ros a Roma. L’imprenditore bresciano, 59 anni, arriver questa sera all’aeroporto di Ciampino. L’audizione sar svolta davanti al pm Sergio Colaiocco, della Procura di Roma, che sulla vicenda aveva aperto un fascicolo in cui si ipotizzava il reato di sequestro di persona con finalit di terrorismo.

La vicenda

Una storia misteriosa, quella di Zanotti, a partire dal suo sequestro, annunciato con un video diffuso in rete dal sito russo Newsfront il 15 novembre del 2016, in cui l’uomo appare inginocchiato – con alle spalle un uomo incappucciato che imbraccia un mitra – mentre dice di essere prigioniero da sette mesi in Siria e chiede al Governo di intervenire per la sua liberazione. Il filmato stato postato da un profilo col nome ‘Almed Medi’. L’autore si presentato col nome Abu Jihad, descrivendosi come jihadista siriano e minacciando di uccidere l’italiano se il Governo italiano non agir. A maggio del 2017 appare un nuovo video, con Zanotti sempre in ginocchio con alle spalle due uomini armati vestiti di nero. Oggi il primo maggio. Mi chiamo Zanotti Sergio. Questo il secondo richiamo che mi lasciano fare, le sue parole.

In Turchia (forse) per lavoro

L’uomo originario del bresciano, ma residente nel bergamasco. Due matrimoni falliti alle spalle, un periodo agli arresti domiciliari ed una condanna per evasione fiscale nel suo passato; e tre figlie con le quali sembra avesse rotto da tempo. Era partito per la Turchia, nella zona di confine con la Siria, nell’aprile del 2016 per imprecisate ragioni di lavoro. Doveva star via pochi giorni, ma una volta arrivato in territorio turco se ne sono perse le tracce, fino al primo video. Tra le ipotesicircolate, anche quella che il viaggio fosse finalizzato a reperire soldi per un debito che aveva accumulato.

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