La corsa minuto per minuto
21.00 La tensione sale: al via il giro di formazione.
Quante cose cambiano in un anno. 12 mesi fa, in quel di Austin, Lewis Hamilton coglieva il suo terzo titolo mondiale – e il secondo consecutivo – vincendo il Gran Premio degli Stati Uniti. Oggi, invece, l’anglocaraibico della Mercedes si trova ad inseguire il compagno di squadra, Nico Rosberg, leader della classifica piloti con 33 lunghezze di vantaggio sul rivale. Per mantenere vive le speranze di ottenere nuovamente l’iride, Hamilton è chiamato ad una prova di forza sul Circuit of the Americas. Il fine settimana è certamente iniziato con il piede giusto per il campione del mondo in carica: il pilota inglese ha colto la pole position nelle qualifiche di ieri, staccando di oltre 2 decimi Rosberg.
Hamilton dovrà però superare l’impasse della partenza, suo tallone d’Achille degli ultimi tempi, per poter cogliere il terzo successo consecutivo ad Austin. In Texas, invece, Nico Rosberg non ha mai vinto: il tedesco della Mercedes ha visto spegnere qui lo scorso anno le sue speranze mondiali, che in questa stagione, invece, si sono fatte sempre più concrete. Rosberg tenterà subito l’affondo su Hamilton in partenza o si comporterà da ragioniere? La sfida tra i due piloti della Mercedes, peraltro, potrebbe essere complicata da altri alfieri in lizza, pronti a sparigliare le carte in tavola.
Parliamo di Daniel Ricciardo e Max Verstappen, forti di una Red Bull RB12 sempre più competitiva e vicina alla Mercedes. Se Verstappen, come Hamilton e Rosberg, scatterà con le gomme soft, Ricciardo, terzo nelle qualifiche di ieri, prenderà il via del Gran Premio con pneumatici supersoft, in grado di raggiungere la temperatura ottimale di utilizzo più in fretta e quindi più performanti in partenza. La strategia potrebbe giocare un ruolo importante in gara, così come l’esplosiva condotta di gara dei due tori scatenati della Red Bull. Verstappen, ricordiamo, è finito sotto accusa per le manovre difensive al limite di cui è stato protagonista in diverse occasioni; la FIA ha minacciato provvedimenti in caso di ulteriori offese.
Se la Red Bull si avvicina alla Mercedes, la Ferrari sembra invece allontanarsi: dopo la buona forma mostrata a Suzuka, la SF16-H ha accusato non pochi problemi nel corso del weekend di Austin: nelle prove libere del venerdì le monoposto sono sembrate piuttosto nervose, specie al posteriore. Ieri la situazione è migliorata, ma un bilanciamento accorto non ha potuto sopperire alle mancanze prestazionali della vettura non solo rispetto alla Mercedes, ma anche alla Red Bull, con cui la Rossa di Maranello si contende il secondo posto in classifica costruttori. Kimi Raikkonen – quinto – e Sebastian Vettel – sesto – occuperanno la terza fila dello schieramento. Conquistare il podio sarà impresa tutt’altro che facile.
Tra i possibili outsider del Gran Premio degli Stati Uniti c’è Nico Hulkenberg: il pilota della Force India sembra essere stato galvanizzato dall’annuncio del suo passaggio alla Renault per la prossima stagione, e, dopo aver ben figurato in qualifica, potrebbe ritrovare la buona forma in gara che sembra aver perso da tempo. Più indietro, invece, troviamo Fernando Alonso: l’asturiano, al via dalla dodicesima posizione in griglia, ieri ha festeggiato i dieci anni dal suo secondo titolo mondiale. Sebbene i fasti del podio sono ben lontani, Alonso è pronto a dare spettacolo a centro classifica.
La gara prenderà il via alle 21.00 italiane.