Il nuovo presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) è Franco Locatelli, oncoematologo che lavora al Bambin Gesù di Roma e che di recente ha curato il piccolo Alex, il bambino colpito da una malattia rara per il quale è stata necessaria la donazione di cellule staminali da parte del padre. Locatelli è stato scelto oggi pomeriggio dai 60 membri dell’organo tecnico-scientifico del ministero, dei quali la metà sono “di diritto” e gli altri sono stati scelti dalla ministra Giulia Grillo. I vicepresidenti sono Paolo Vineis, professore di epidemiologia all’Imperial College di Londra, e Paola Di Giulio, docente di scienze infermieristiche a Torino.
Locatelli ha 59 anni, è nato a Bergamo e lavora a Roma da sei anni. E’ primario del dipartimeno di oncoematologia e terapia cellulare e genica del Bambin Gesù ed è un esperto di terapie innovative, come quelle basate sulle Car-T. In questi giorni si trova negli Usa, quindi non era presente alla prima riunione del nuovo consiglio.
Giulia Grillo ha fatto gli auguri a Locatelli via Twitter. Gestire il Consiglio superiore di sanità è stato piuttosto problematico per la ministra e il suo staff. Prima ci sono state grosse polemiche per il modo con il quale sono stati licenziati tre anni prima della scadenza i componenti del Consiglio precedente e la presidentessa, Roberta Siliquini. Grillo ha fatto inviare una lettera di due righe senza alcun preavviso e senza prima aver incontrato gli esperti nominati dalla ministra precedente, Beatrice Lorenzin. Poi è venuto fuori che ha chiesto aiuto ad alcuni parlamentari grillini per “scoprire” se alcuni dei mebri di quel Consiglio avevano incarichi o precedenti legati alla politica. La realizzazione dei “dossier” però non è rimasta pubblica come si sperava, visto che Repubblica ha diffuso la notizia della loro esistenza. Infine nel nuovo Css ha deciso di chiamare anche Camillo Ricordi, scienziato tra i massimi esperti di diabete che si era offerto di sperimentare la cura Stamina. Grillo ha detto di aver conosciuto Locatelli al Bambin Gesù, in occasione delle dimissioni dall’ospedale di Alex, il bambino con una rara malattia che è stato dimesso di recende dopo un trapianto.