lunedì 17 ottobre 2016 19:17
ALBANO LAZIALE – L’Albalonga si è arrampicata in vetta alla classifica. La squadra del presidente Bruno Camerini, che ha giocato (a porte chiuse) a Marino il match contro il San Teodoro per la momentanea indisponibilità del Pio XII, ha agganciato il primo posto a pari merito con Rieti e Ostia Mare (e in attesa del match da recuperare della Nuorese). Coi sardi è arrivato un indiscutibile 4-0 firmato dalla perla di Claudio Corsetti (splendido gol all’incrocio dei pali) nel primo tempo e dalle reti di Loris Traditi, Wilson Cruz (che aveva anche fallito un rigore sullo 0-0) ed Emanuele Martinelli nella ripresa.
GOL-LAMPO – Proprio quest’ultimo ha siglato un gol da record che il difensore ex Pomezia classe 1982 racconta col sorriso. «Tutto è accaduto prima di un calcio d’angolo. Mister Chiappara ha affrettato la sostituzione e mi ha detto di entrare e far gol. Il resto lo ha fatto la perfetta esecuzione di Giannone dalla bandierina e poi è arrivato il mio colpo di testa vincente. Sinceramente non mi era mai capitata una cosa del genere, sono contento per questa rete». Il difensore (centrale o esterno all’occorrenza) si è calato bene nel clima di gruppo che c’è all’Albalonga. «Domenica scorsa a Foligno avevo giocato, col San Teodoro sono stato fuori, ma questa squadra ha diversi atleti importanti e bisogna farsi trovare pronti quando il mister ci chiama in causa». L’Albalonga vista a Marino è stata probabilmente la più bella di questa prima parte di stagione. «Anche col San Sepolcro nel primo tempo avevamo fatto molto bene, ma credo di sì. Comunque ci vuole tempo per assimilare le idee di Chiappara che conosco molto bene per averlo avuto all’Ostia Mare. Una volta assorbito il suo calcio, questa squadra potrà fare molto bene perché i margini di crescita ci sono ancora».
OBIETTIVO MURAVERA – Intanto l’Albalonga è in testa e guarda alla prossima delicata sfida in Sardegna contro il Muravera. «Sarà un’altra sfida complicata, ma noi dobbiamo guardare alle nostre prestazioni: se riusciamo ad esprimere il nostro calcio non sarà semplice per nessun avversario» conclude Martinelli.