domenica 16 ottobre 2016 23:37
SCARPERIA (FIRENZE) – Dopo 15 mesi di stop Alex Zanardi è tornato alla vittoria. Teatro dell’emozionante gara, l’autodromo del Mugello dove si sono svolte le ultime due corse del Campionato italiano Gran Turismo. Partito dalla seconda piazza, Zanardi (Bmw M6) ha condotto la prima parte di gara in 3/o posizione, dietro a Marco Mapelli (Audi R8 LMS) Niccolò Schirò (Ferrari 488). Dopo aver effettuato la sosta ai box, però, è uscito in testa alla corsa, riuscendo a respingere nelle ultime curve l’attacco della Ferrari che Schirò aveva intanto passato a Jaime Melo. Il campionato è stato vinto dall’equipaggio Venturi/Gai (Ferrari 488), ma Zanardi ha catalizzato tutta l’attenzione: “Che emozione correre al Mugello, il circuito più bello del mondo”, ha commentato il pilota mentre gli uomini della sicurezza stavano cercando di contenere la folla, giunta in massa sul circuito toscano per tifare Alex. “Ieri sera mi sono addormentato con l’idea che oggi potevamo fare qualcosa di importante e ora che il sogno si è realizzato, non aspetto altro che andare a festeggiare con i ragazzi del team”, ha detto. Adesso per Zanardi inizia un’altra sfida, il suo obiettivo è quello di tornare a correre nelle competizioni internazionali a partire dal 2017. Avrà tutto l’inverno per allenarsi, ma dopo quello che è andato in scena oggi al Mugello, non c’è dubbio che lo farà al meglio.
LA FELICITÀ –“Se avessi visto la mia storia, di cui oggi sono stato protagonista, interpretata da un altro, mi sarebbero uscite le lacrime”. A parlare è Alex Zanardi, reduce da un’incredibile vittoria all’autodromo del Mugello nell’ultima gara del Campionato italiano Gran Turismo, alla quale il pilota bolognese ha deciso di partecipare. “Io mi emoziono facilmente, mi commuovo guardando la pubblicità della bambina e della gattina, figuriamoci cosa mi sarebbe accaduto in questo caso. Non so se mi merito tutto questo – ha proseguito Zanardi – però dico ‘grazie’ che è l’unica parola che si avvicina a quello che io devo a questo destino che continua a regalarmi emozioni bellissime”. Ma il pilota Bmw non è il solo a essersi commosso, infatti a poca distanza da lui c’è il dottor Claudio Costa, ‘mago’ dell’ortopedia, che ha seguito la sua riabilitazione fin dai primi momenti dopo l’incidente di 15 anni fa: “È un uomo che ha delle risorse dentro e che riesce a tirarle fuori trasformando le ferite in un dono. Ha sconfitto una morte che gli aveva rapito metà del corpo, ha un’energia che gli dà la possibilità in ogni momento della sua età di fare delle cose semplicemente meravigliose”. Ma la vittoria non è stata proprio una sorpresa: “Ieri sera – ha proseguito Zanardi – mi sono addormentato con pensiero che anche questo colpaccio non sarebbe stato poi così impossibile da realizzare, sapevo che la mia Bmw andava benissimo, ma esserci riuscito però è un’altra roba”.