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Milano, la Lega pronta a cacciare i volontari: “Basta poveri in coda per il cibo, portano degrado”

Ott 15, 2016

I poveri in coda per avere un pasto alla mensa pubblica non piacciono al presidente leghista del Municipio 2. Samuele Piscina, che già si era contraddistinto per aver fatto rimuovere le bandiere arcobaleno dalle finestre del consiglio di zona, adesso se la prende con l’organizazzione laica “Pane Quotidiano”, che distribuisce pacchi alimentari a migliaia di senza tetto e famiglie bisognose. Le code si allungano fuori dalla sede in viale Toscana e in viale Monza. Code di italiani e stranieri che due volte al giorno attendono umilmente di avere in regalo pane, latte e altri generi di prima necessità.

E proprio su quest’ultima si concentra Piscina: “Abbiamo inviato una lettera agli assessori Majorino, Maran, Tasca e Rozza per denunciare la situazione di estremo degrado venutasi a creare nell’area circostante all’edificio che ospita l’Associazione Pane Quotidiano, sito in viale Monza 335”, scrive assieme a Luca Lepore, a assessore alla Cura del territorio e Demanio e Sicurezza dello stesso Municipio. “Da tempo i cittadini residenti segnalano le condizioni di degrado che il quartiere ha raggiunto: i giardini limitrofi, dove senzatetto e sbandati bivaccano, vengono ormai utilizzati per le necessità corporali; la fontanella presente sul piazzale antistante l’edificio è usata come doccia pubblica – accusa Piscina – i resti del cibo distribuito da Pane Quotidiano vengono abbandonati e hanno dato origine a vere e proprie colonie di ratti. L’apice come sempre si raggiunge durante la stagione estiva quando i clochard utilizzano l’area adibita a parcheggio e il giardinetto adiacente come vero e proprio dormitorio. Abbiamo sottolineato inoltre come la struttura dell’ex casello daziario, di pregevole valore storico, risulti inadeguata ad ospitare un numero così consistente di individui, tant’è che l’associazione ha dovuto creare esternamente un cortile adibito a mensa e ha dovuto posizionare bagni chimici sulla strada pubblica”.

La soluzione quindi per il presidente leghista è quella di chiudere l’associazione e di trasferirla altrove: “Il Municipio 2 riconosce il grande valore sociale dell’attività che Pane Quotidiano svolge all’interno del Comune di Milano, ma la situazione è ormai diventata insostenibile. Per tale motivo chiediamo

agli assessori di individuare una struttura più idonea allo scopo meritorio dell’Associazione, dislocata in area non prossima ad abitazioni e a luoghi frequentati quotidianamente da adulti e bambini. Inoltre, in attesa dell’individuazione di un nuovo stabile, abbiamo chiesto di prevedere un controllo assiduo dell’area da parte della Polizia Locale e più accurati e frequenti interventi di pulizia da parte di Amsa per riportare nell’area il decoro urbano”.

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