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Mattarella a Palermo per ricordare il fratello ucciso. Il prete: “Solidali con i migranti che nessuno accoglie in mare”

Gen 6, 2019

Il corteo blindato del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sfila silenzioso fra le vie del centro, rimane bloccato per qualche istante nel traffico di via Volturno, ma non parte nessuna sirena per farsi spazio. Il presidente è diretto alla chiesa di Sant’Annuzza, in via Pignatelli Aragona, dove i figli di Piersanti, Maria e Bernardo, hanno voluto una messa in ricordo del loro papà, il presidente della Regione siciliana assassinato il giorno dell’Epifania di 39 anni fa. Il Capo dello Stato prende posto al settimo banco, accanto al figlio Bernardo, fra i parrocchiani di Sant’Annuzza che intanto arrivano per la messa domenicale, un po’ sorpresi di trovarsi al fianco del presidente della Repubblica.

“Nelle mani del Signore è il regno, la potenza e la gloria”, dice il celebrante, monsignor Francesco Conigliaro. Maria Mattarella legge la seconda lettura, tratta dalla lettera di San Paolo apostolo agli Efesini: “Le genti sono chiamate in Cristo Gesù a condividere la stessa eredità”. Il Vangelo di Matteo parla dei Magi che arrivarono da Oriente per onorare il bambino Gesù, il figlio dei migranti. E le parole di monsignor Conigliaro si fanno vibranti all’omelia: “Non è possibile che esseri umani vaghino a zonzo per il Mediterraneo senza trovare pace. E’ la crisi dell’Europa cristiana. Bisogna riconoscere le persone, bisogna accoglierle”. Il tema della riflessione ruota attorno al rapporto tra fede e carità. “Dobbiamo impegnarci anche sul fronte della trasparenza – dice ancora il sacerdote – Trentanove anni fa venne trucidato dalla mafia Piersanti Mattarella, testimone autentico della fede cristiana, il cui programma politico era proprio quello della trasparenza, così fece tanto bene per la nostra terra”.

Al termine della celebrazione, qualcuno si avvicina al presidente per una stretta di mano. Un’anziana, un giovane. Lui saluta gentile tutti. Abbraccia i familiari. Arriva Leoluca Orlando, che era seduto fra i primi banchi: il sindaco stringe la mano al Capo dello Stato e fa un accenno a Piersanti Mattarrella. Si scambiano un sorriso affettuoso e gli auguri per il nuovo anno. Poi, il presidente Mattarella va verso l’uscita della chiesa e velocemente il corteo delle blindate riparte. In silenzio.

in riproduzione….

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