Falsi incidenti inscenati per riscuotere i risarcimenti delle assicurazioni: arriva la condanna del tribunale di Brindisi per 24 imputati accusati di truffa. Le pene inflitte vanno da un anno a cinque anni e due mesi. Il pubblico ministero Milto De Nozza aveva chiesto la condanna per tutti gli imputati, 32 in totale: sei persone sono state giudicate estranee ai fatti contestati, mentre per due è scattata la prescrizione e il conseguente proscioglimento.
L’inchiesta culminata in una raffica di arresti nel 2008, eseguiti dalla guardia di finanza, è partita nel 2007. Le indagini svelano una gigantesca messinscena a più puntate: decine di incidenti stradali in cui risultavano coinvolte sempre le stesse persone. È proprio a causa del ricorrere degli stessi nomi che la compagnia di assicurazioni Allianz decide di avviare verifiche interne assoldando investigatori privati. In 22 incidenti, per esempio, i nomi delle vittime sono sempre gli stessi: intere famiglie che continuano a schiantarsi in ogni angolo della città, senza mai ricorrere agli accertamenti delle forze dell’ ordine.
La patologia è sempre la stessa: il colpo di frusta, difficile da confutare anche con il ricorso a esami strumentali. Le auto coinvolte, anche quelle, sempre le stesse. Come una Hyundai Getz coinvolta in dieci incidenti in soli sei mesi. Dopo la denuncia dell’ assicurazione, i militari della finanza hanno scovato l’auto in un centro di demolizione, scoprendo che la stessa vettura risultava ufficialmente rottamata un anno prima. Il resto lo hanno fatto le intercettazioni telefoniche svelando gli accordi illeciti fra gli imputati.
I condannati sono Francesco Barletta, Roberto Carbone, Loredana Carruezzo, Antonio Giglio, Davide
Antonio Gionfalo, Vincenzo Lillo, Rosanna Maglie, Simonetta Marulli, Renato Morganti, Antonio Ostuni, Cristian Ostuni, Diego Ostuni, Eddy Ostuni, Teodoro Ostuni, Gianluca Perrone, Romano Quatraro, Salvatore Romano, Antonio Sanasi, Sergio Sardano, Cosima Semeraro, Antonio Trono, Federica Trono, Andrea Zanzarella e Ada Caputo. Assolti invece Cosimo Caiulo, Iolanda Conte, Marcolina De Giuseppe, Daniele Giglio, Liliana Iaia, Maria Lavino. Prosciolti, infine, Sergio Di Totaro e Concetta Romano.