MILANO – La maggioranza dei consiglieri indipendenti in quota Elliott scelgono Luigi Gubitosi per la guida di Telecom Italia, che batte la concorrenza di Alfredo Altavilla, pronto ormai a ritirarsi dalla corsa, per la successione allo sfiduciato Amos Genish sulla poltrona di amministratore delegato.
Il manager – che con l’incarico di commissario straordinario di Alitalia ha acquisito dimestichezza nei vari ambienti governativi – ha tutte le caratteristiche per fare da pontiere tra l’azienda e le istituzioni. Inoltre il suo passato, sia nelle telecomunicazioni alla guida di Wind, sia nei media con la Rai, rappresenta una garanzia di esperienze che potrà mettere a frutto nel nuovo incarico. Infine, Gubitosi è uno dei profili che era stato già preso in considerazione da Vincent Bollorè, prima di Flavio Cattaneo, per la guida della società di Tlc. Per questo, è considerato il manager adatto per ricucire lo strappo che si è creato tra il consiglio – in cui il fondo Elliott ha la maggioranza – e il primo azionista della società, ovvero il colosso dei media francesi Vivendi.
Sembra quindi ormai sfumata la candidatura di Alfredo Altavilla, pronto a ritirarsi dalla corsa. L’ex braccio destro di Sergio Marchionne in Fiat Chrysler, è stato giudicato meno adatto a riconciliare gli animi infervorati dopo il golpe che martedì scorso ha portato alla revoca in tronco delle deleghe di Amos Genish.
Non c’è da attendersi tuttavia che i francesi depongano a breve l’ascia di guerra, dopo lo smacco ricevuto in consiglio. Prova ne è che Genish per dare un segnale ha venduto tutte le azioni Telecom che aveva comprato a fine agosto, come a dire che non rischia capitali sulla futura gestione del gruppo.
L’ufficialità della nomina arriverà comunque solo dal consiglio di amministrazione convocato per domenica pomeriggio, quando il cda dovrà votare – presumibilmente a maggioranza – il nuovo amministratore delegato di Telecom. “Non abbiamo nessuna preferenza sui nomi – ha detto oggi il vicepresidente del consiglio e ministro del Lavoro e dello Sviluppo, Luigi Di Maio, rispondendo alla domanda se per Tim il governo preferisca Gubitosi o Altavilla – saremo laici, chiunque sarà scelto sarà l’amministratore delegato con cui interloquiremo”.